Su otto operai, cinque erano in nero in una fabbrica a Sant’Antimo. Ancora lavoro sommerso in provincia di Napoli: dopo l’ultimo blitz eseguito dai Carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, è stato denunciato un imprenditore 53enne di origini bangladesi, che dovrà pagare una sanzione salata dopo tutte le difformità registrate.
Lavoro sommerso, a Sant’Antimo dipendenti “in nero” in una fabbrica
L’uomo gestisce un opificio tessile in via Grazia Deledda, oggetto di controllo dei militari dell’Arma e del nucleo ispettorato del lavoro di Napoli. Dagli accertamenti è emerso che non solo la tenuta dei locali non era adeguata e conforme ai requisiti previsti dalle normativa, ma gli attrezzi non erano mantenuti correttamente e i dipendenti non erano formati. In fabbrica lavorano 8 operai, di questi solo 3 hanno regolare contratto. Il resto, invece, è in nero. L’attività è stata quindi sospesa. Le sanzioni elevate superano i 50mila euro.