1-1, finisce in parità la sfida dell’Olimpico tra Lazio e Napoli nella semifinale di andata di Coppa Italia. Un gol a testa, prima Klose, poi Gabbiadini, per un pari giusto ed un nervosismo cronico che ha costretto Damato ad estrarre per 8 volte il cartellino giallo solo nel secondo tempo, con due ammonizioni pesanti, quelle per Keita e Mesto, che salteranno la gara di ritorno dell’8 aprile.
La partita è stata viva, scoppiettante, con un primo tempo a forti tinte laziali, giocato dai padroni di casa con prudenza ed attenendosi alle proprie direttive tecniche, con un Miroslav Klose monumentale, capace di centrare un palo e di segnare un gol dei suoi, sfruttando un’indecisione difensiva ma soprattutto uno sconfinato talento, con un Felipe Anderson che poteva andare meglio, ma che ha comunque orchestrato la ripartenza dalla quale è nato il gol del tedesco.
Il Napoli è però tornato in campo con un piglio deciso, con tanta voglia di emergere e di riconquistare la finale per difendere la Coppa, a Roma, da campioni in carica. Mertens nella ripresa si sveglia, David Lopez centra la traversa e poi trova finalmente il vantaggio grazie alla zampata di Gabbiadini su un tiro sbagliato, che per qualcuno è assist, di Gonzalo Higuain. L’ex attaccante della Sampdoria è ormai implacabile ed insostituibile. Da Gennaio ha già segnato 5 gol, non giocando sempre e spesso subentrando dalla panchina, ma ormai è un giocatore che ha conquistato la piazza e il rispetto dei compagni, soprattutto degli ex Real, che hanno trovato qualcuno con cui dialogare da pari a pari nel gioco del pallone.
Nonostante ciò che ha detto mamma Rai, che si è presa critiche ed insulti per tutta la notte dai tifosi imbestialiti per la telecronaca apparsa troppo di parte alle orecchie del pubblico partenopeo, il Napoli a questo punto è favorito per il raggiungimento della finale perché basta anche uno 0-0 per tornare di nuovo all’Olimpico e riconquistare la seconda finale consecutiva.