PALERMO. L’unica soluzione sembrava essere l’aborto. E invece no, si è conclusa a lieto fine la storia di Marzia ed Emanuele. La coppia ha scoperto che la donna, al sesto mese di gravidanza, aveva una leucemia in stato avanzato. Ma grazie ad una cura mai provata in Italia sono riusciti a salvare madre e figlio senza chemioterapie.
Andrea è nato il 23 aprile al Policlinico di Palermo, dove Marzia Mocera è stata seguita da una équipe multidisciplinare dei reparti di Ematologia e Ginecologia.
Lei e il bambino stanno bene. E adesso la donna, che nel frattempo è migliorata, potrà proseguire con le terapie tradizionali. “È un miracolo – dice la neo mamma come riporta La Repubblica (IL VIDEO) – nessuno può immaginare quello che ho provato quando mi hanno detto che avevo la leucemia”.
In questo caso si è dovuto “adattare” la terapia allo stato di gravidanza. Anche optando per l’approccio “chemo-free”, non era possibile usare uno dei due farmaci ritenuti indispensabili (triossido di arsenico), per la potenziale tossicità sul feto. La situazione era particolarmente critica a causa della frequenti emorragie encefaliche dovute alla coagulopatia. È stato dunque deciso di iniziare la terapia salvavita (solo con acido retinoico) e terapia di supporto per il rischio emorragico, infettivo e da lisi tumorale e maturazione (sindrome da differenzazione).
L’equipe medica che ha seguito il caso ha parlato alla stampa per raccontare i fatti. “Siamo profondamente soddisfatti per questo importantissimo risultato ottenuto con uno straordinario lavoro di ricerca e di assistenza – le parole di Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo – Il Policlinico universitario si conferma sempre più come polo di eccellenza sanitaria e come punto di riferimento, non solo per la Sicilia, ma come è dimostrato dalla particolarità di diversi casi che negli ultimi tempi sono stati curati in maniera eccezionale ed innovativa, anche a livello nazionale”.
Marzia adesso dunque dovrà continuare a lottare contro la malattia. Ma potrà farlo con a fianco il piccolo Andrea.