Ci siamo. Stasera, 9 maggio, Liberato in concerto alla rotonda Diaz a Napoli. Uno degli eventi musicali più attesi dell’anno potrebbe rivelare anche l’identità del misterioso rapper che da un anno, ormai, raccoglie milioni di visualizzazioni su YouTube a colpi di hit.
Ma chi è Liberato? Chi si cela dietro di il suo nome? Probabilmente un collettivo, cioè una squadra di artisti che lavorano in sinergia per scrivere e cantare canzoni diventate ormai celebri ed entrate di diritto nella storia della musica partenopea. Da “9 maggio” a “Tu t’è scurdat ‘e me”, passando per le più recenti “Intostrett” e “Gaiola Portafortuna”, Liberato è diventato un artista a tutto tondo in grando di miscelare suggestioni hip-hop a influenze neomelodiche e rap. Un mix che ha fatto innamorare decine di migliaia di napoletani e non.
Le ricerche di curiosi e giornalisti portano a un nome: Emanuele Cerullo, poeta di Scampia. Tantissimi gli indizi che portano a lui: i testi delle sue poesie, pubblicate nell’opera “Il Ventre di Scampia”, oltre a una serie di coincidenze numeriche, conducono al ragazzo napoletano, così come dimostrerebbe anche la video-inchiesta che vi proponiamo apparsa a fine 2017 su YouTube. E alla domanda rivolta al regista dei videoclip di Liberato, Francesco Lettieri, se dietro il cantante si nascondesse o meno Cerullo, Lettieri ha risposto lo scorso 3 dicembre con un sorriso.
Una cosa è certa: i testi potrebbero essere frutto del lavoro del poeta di Scampia. La voce, invece, potrebbe appartenere ad altri cantanti: c’è chi ha proposto il nome di Calcutta (che però sembra poco propenso a interpretare così bene canzoni in un dialetto che non è il suo); Livio Cori, classe ’90, originario dei Quartieri Spagnoli, che su Facebook ha pubblicato proprio oggi un post rivelatore; e di recente c’è chi ha fatto persino il nome di Nino D’Angelo, che avrebbe prestato la sua voce a un sintetizzatore.
Suggestioni. Ipotesi. Fantasie. Per confondere le acque, Liberato dovrebbe salire sul palco insieme a tre sosia provenendo dal mare: poco dopo le 9, stesse felpe e stesse maschere. Un look volutamente identico per depistare sull’identità del rapper. Ma uno solo del quartetto sarà il vero Liberato. Il lungomare sarà blindato, si prevede un evento particolarmente affollato e dunque nulla va lasciato al caso. Dopo l’esibizione, alle 22 e 30, l’artista lascerà Mergellina via mare, a bordo di un gommone.