Lo scandalo Roma arriva anche a Giugliano. Le mani della “cricca” sugli appalti della Resit

Nel consiglio di amministrazione della società Treerre, che ha vinto l’appalto bandito dalla Sogesid — società in house del ministero dell’Ambiente — per la messa in sicurezza della discarica Resit di Giugliano, siede uno degli indagati domani. Si tratta del commercialista Luigi Lausi. Il presidente della società, Chicco Testa, nominato il 14 ottobre scorso, appresa la notìzia, si è dimesso insieme al resto del consiglio d’amministrazione. I lavori sono stati affidati da Sogesid, società in house del ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture, all’associazione temporanea d’imprese tra la romana Treerre e la napoletana Itairecuperi. Ebbene, uno dei mèmbri del consiglio di amministrazione dell’impresa romana, Luigi Lausi, è incappato nelle maglie dell’inchiesta della procura capitolina. Associazione maliosa l’ipotesi di reato a suo carico. Lausi è stato nominato nel cda il 16 ottobre 2014. Nella medesima inchiesta è coinvolto anche Riccardo Mancini, che di Treerre è stato consigliere di amministrazione e presidente in due diversi periodi, ma che ha lasciato ogni incarico a settembre 2012, dopo che fu coinvolto in un’altra inchiesta della procura romana sulla giunta Alemanno, la cosidetta Parentopoli. Della cricca legata all’ex sindaco romano farebbe parte, secondo gli inquirenti, pure Carlo Pucci, che non compare nell’organigramma di Treerre, ma è stato fino a qualche anno fa il compagno di Emilia Fiorani, amministratrice delegata della società. Nella Treerre, in qualità di presidente del consiglio di amministrazione fa capolino anche Enrico “Chicco” Testa, nominato il 14 ottobre scorso e non coinvolto nell’inchiesta che tocca Alemanno e 40 altre persone. Testa, ex timoniere dell’Enel, appresa la notizia del coinvolgimento di Lausi nell’inchiesta capitolina, si è immediatamente dimesso insieme al resto del cda. Lausi vanta un curriculum di prestigio, con attività di revisore contabile in alcuni grandi gruppi ed è iscritto all’albo dei periti della Procura di Roma. Per lui, come per tutti gli altri indagati, va precisato, vale il principio della presunzione di innocenza e va chiarito anche che Treerre non è coinvolta, in quanto tale, nell’inchiesta romana. La vicenda giudiziaria che tocca uno dei mèmbri del cda, però, provoca un duplice terremoto. Il primo interno, perché ieri si è dimesso l’intero consiglio di amministrazione di Treerre. Il secondo in Campania: stamane si riunisce la commissione bonifiche regionale proprio sul caso Resit, per ascoltare il commissario Mario De Biase. Tra clan e interessi oscuri La Resit di Giugliano è la discarica più pericolosa della Campania, per molti anni è stata utilizzata come sito di smaltimento di veleni di ogni tipo in maniera anche illegale Sulle connessioni tra camorra, massoneria e imprenditoria è in corso un processo a Napoli. Ora si scopre che l’impresa che deve mettere il sito in sicurezza annovera un indagato Prima Una vecchia immagine della Resit a Giugliano dove sono in corso i lavori di messa in sicurezza All’ordine del giorno il ritardo nell’avvio dei lavori di messa in sicurezza della discarica e ora il capitolo relativo alle imprese aggiudicatarie dell’appalto.

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