Lockdown in Campania. I commercianti contro De Luca: “Ci ucciderebbe. Pronti alla piazza”

I commercianti temono un nuovo lockdown in regione e corrono ai ripari annunciando proteste contro la decisione del governatore De Luca. “Una nuova chiusura dei negozi ci ucciderebbe”.

Campania, i commercianti pronti alla protesta contro il lockdown

A lanciare l’allarme è la Confcommercio, con una lettera indirizzata al Governatore Vincenzo De Luca, firmata dai tre presidenti delle associazioni di Napoli, Caserta e Salerno Carla Della Corte, Lucio Sindaco e Giuseppe Gagliano. La serrata forzata di marzo, aprile e maggio ha già messo in ginocchio gli esercenti, molti dei quali sono stati costretti a chiudere i battenti. Un nuovo blocco delle attività commerciali, in caso di ulteriore crescita dei contagi, rischierebbe di portare al collasso centinaia di negozi.

“Un secondo lockdown – afferma Confcommercio Campania – è un’ipotesi che va assolutamente scongiurata. Le serrate di marzo, i ritardi nell’erogazione degli ammortizzatori sociali, le difficoltà per ottenere prestiti dalle banche hanno segnato infatti in modo incontrovertibile il destino economico di tante famiglie e messo in ginocchio migliaia di attività che ora guardano con forte preoccupazione alle misure paventate dalla Regione”.

Contro un secondo lockdown in Campania, i commercianti sono pronti a issare le barricate. “Siamo pronti alla mobilitazione generale – scrivono – se il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dovesse confermare la decisione di chiudere nuovamente le attività commerciali. Un provvedimento che Confcommercio Campania riterrebbe inaccettabile e per questo chiede con urgenza un incontro in Regione. Le dichiarazioni del presidente De Luca su nuove possibili chiusure delle attività commerciali per arginare il diffondersi dell’epidemia di contagi da Covid-19 stanno generando non poche ansie tra gli operatori del settore che temono gli effetti nefasti di un secondo lockdown”.

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