Uno sfogo amaro per Luchè qualche giorno dopo il concerto che ha visto un Palapartenope “Casa delle Musica” strapieno per il giovane rapper italiano. A far scattare la scintilla un post del fonico dei 99 Posse nel quale era scritto senza mezze misure: “6000 ragazzetti paganti al Palapartenope per Luchè ti fanno addirittura rimpiangere gli anni del Pulcino Pio. E sembra che purtroppo sarà sempre peggio”.
Il giovane rapper risponde con un post nel giorno del suo compleanno: “Mi fa male dover pubblicare questo schifo nel giorno del mio compleanno ma la gente deve sapere questi chi sono davvero, si tratta del fonico dei 99 posse che ha scritto questa cosa su di me.”
Poi parla di uno dei componenti dello storico gruppo napoletano: “La cosa più grave sono stati i commenti sotto specialmente da parte del grand’uomo Marco Messina uno dei membri principali dei 99 che insieme alla moglie di Zulu si sono scatenati in insulti davvero squallidi e per lo più cattivi verso non solo la mia musica bensi la mia persona. Oltre a loro una serie di commenti da parte di gente che non conosco ma che a quanto pare crede di conoscere me a tal punto di parlarmi cosi.”
Poi parla di un post cancellato: “Quando è arrivata la mia risposta, i grandi comunisti tutti per la libertà di parola hanno cancellato il post. Ma fortunatamente ho gli screenshot della mia risposta e quella di @rosariodross . Le pubblicherò nei post successivi, dalle risposte potrete anche capire di cosa si parlava nei loro commenti. Scusate non è da me ma questa gente deve sparire.”
Insomma un vero e proprio scontro generazionale da chi ha cavalcato con grandi risultati la scena musicale napoletana affacciandosi ai grandi palchi italiani e il nuovo che avanza. Alla base della “querelle” semplicemente un modo diverso di concepire la musica e considerare il talento. Ma rispetto a 26 anni fa, data di nascita dei 99 posse, ora non si manda a dire nulla, e tutto corre veloce “a ritmo” di click.