Una vendetta per uno squillo telefonico a una ragazza. È questa la ricostruzione dei Carabinieri della Stazione di Lusciano del Gruppo Aversa, che in tempi rapidissimi hanno fatto luce sulla sparatoria avvenuta lo scorso 6 gennaio in via Grimaldi, a Lusciano, eseguendo due misure cautelari nei confronti di un 20enne e di un 16enne, accusati in concorso tra loro di tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi, detenzione e porto abusivo di armi, minaccia ed esplosioni pericolose.
Lusciano, sparatoria per uno squillo a una ragazza: arrestati 16enne e 20enne
Secondo le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord e dalla Procura per i Minorenni di Napoli, il minore a bordo di un’auto insieme al 20enne avrebbe esploso tre colpi di pistola contro un gruppo di ragazzi che si era radunato dinanzi a un centro scommesse, nel tentativo di punire uno di loro per aver effettuato uno squillo alla sua fidanzata. A rimanere ferito, però, è stato un 19enne estraneo alla vicenda, colpito per errore al polpaccio. Trasportato d’urgenza al Moscati di Aversa, era stato poi sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione del proiettile.
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Grazie all’intervento immediato dei Carabinieri, all’analisi delle immagini di videosorveglianza e delle testimonianze raccolte, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’accaduto e a identificare i responsabili. Per loro sono scattate le misure cautelari: il 20enne è stato trasferito in carcere, mentre il 16enne è stato collocato all’IPM.
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