Due giovani in manette per gli spari contro un giovane all’esterno dell’agenzia di scommesse di Lusciano. I Carabinieri del Gruppo di Aversa, guidati dal colonello Ivano Bigica, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Napoli Nord e dalla Procura per i Minorenni nei confronti di L.A., 20 anni, e C.P., 16 anni, entrambi cittadini italiani. Le misure restrittive, rispettivamente di custodia in carcere per il primo e di custodia I.P.M. per il secondo, sono state emesse dai Giudici per le Indagini Preliminari competenti.
Lusciano, telefonata alla sua fidanzata: lui si vendica a colpi di pistola. Due arresti
Le indagini, condotte dai militari nei mesi di gennaio e febbraio 2025, hanno permesso di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico degli indagati per i reati di tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi, detenzione e porto abusivo di armi, minaccia ed esplosioni pericolose. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la sera del 6 gennaio 2025 i due giovani avrebbero esploso tre colpi di pistola calibro 6,35 contro un gruppo di ragazzi che si trovava in strada a Lusciano. Il gesto sarebbe stato motivato dal desiderio di “punire” uno dei presenti per aver effettuato una semplice chiamata senza risposta alla fidanzata del 16enne, che avrebbe materialmente esploso i colpi di pistola. Nell’attacco è rimasto ferito al polpaccio un terzo ragazzo, estraneo alla vicenda.
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L’indagine e l’arresto
L’intervento tempestivo dei Carabinieri, unito agli accertamenti immediati sul posto e alle analisi tecniche effettuate, ha consentito di ricostruire in dettaglio la grave vicenda. Grazie all’acquisizione di immagini dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, alle testimonianze delle persone presenti e all’analisi dei tracciati GPS, gli investigatori sono riusciti a identificare i responsabili nel giro di poche ore. Sulla base delle prove raccolte, i Giudici per le Indagini Preliminari dei Tribunali di Napoli Nord e per i Minorenni di Napoli hanno accolto le richieste delle rispettive Procure, disponendo le misure cautelari nei confronti di un 16enne e di un 20enne.