E’ giallo sulle cause della morte di Vincenzo del Gaudio, professore originario di Gragnano (Napoli), ritrovato senza vita in una stanza d’albergo a Roma.
Lutto in provincia di Napoli, Vincenzo Del Gaudio trovato morto in albergo
Docente presso l’Università di Salerno, il 41enne era nella Capitale per motivi di lavoro. Stava pernottando in un B&B e avrebbe dovuto lasciare l’albergo in mattinata ma dalla sua stanza non è mai uscito. Quando le forze dell’ordine sono entrati nella camera, purtroppo la drammatica scoperta. Vincenzo era privo di vita.
La direzione della struttura ricettiva ha provveduto subito a contattare la moglie del docente, una stimata commercialista di Gragnano. Ed è stata proprio quest’ultima, Giovanna Savarese, ad annunciare il decesso del marito usando il suo profilo Facebook con un messaggio toccante: “Ha finito i suoi giorni terreni – si legge nel post – ma la sua stella risplenderà sempre in tutti coloro che hanno potuto conoscerlo”. Da quanto si apprende, Del Gaudio stava effettuando una cura sperimentale per dei problemi di salute. Purtroppo però la sua vita si è interrotta tragicamente, lasciando nello sconforto i familiari e tutta la comunità gragnanese.
Lutto sul web
In queste ore Facebook è inondato di messaggi e foto che ricordano Vincenzo, docente stimato sia umanamente che professionalmente. “Al mio compagno di squadra, Vincenzo. Te ne sei andato via senza avvisare, non eravamo preparati. Sei riuscito a convincerci con la tua energia, col tuo coraggio, col tuo sorriso, che fossi più forte di tutto. Anche del destino. Però a noi restano solo ricordi e lacrime”, scrive Marco.
Dolore e sconcerto anche nelle parole dell’amico Andrea: “Eravamo Crick e Crock, i fanatici del digitale in un paese che proprio non voleva entrarci nel XXI secolo, due splendidi freak. Eravamo complici, io sapevo che c’eri tu e viceversa… e io mo comm’ faccio?”. E ancora, scrive Sebastiano: “Come ti scrissi poco tempo fa, quando festeggiavi la tua cattedra universitaria, per me resterai sempre ‘vicienz o scenziat’. Ti ricorderò col sorriso che portavi sempre sulle labbra, come ogni volta che ci illuminavi con le tue teorie stravaganti e mai banali. Spero che ci sia una vita dopo questa, e spero che per te sia fantastica”.