Lutto cittadino a Salerno e cerimonia interreligiosa per le 26 migranti morte in mare

Un fiore bianco per ciascuna bara. La comunità di Salerno ha dato così l’ultimo saluto alle 26 ragazze morte in mare il 3 novembre scorso. Su due bare anche rose azzurre e rosa: una delle due ragazze incinta, portava in grembo due gemelli. La maggior parte di loro erano minorenni.

Come riferisce Il Mattino, il rito religioso è stato celebrato presso il cimitero di Brignano a Salerno. Sull’altare l’imam Abderhahne Es Sbaa e l’arcivescovo di Salerno Luigi Moretti; presente anche una delegazione di studenti salernitani e le più alte autorità istituzionali della città, della provincia e della regione con il governatore Vincenzo De Luca.

Ma soprattutto grande solidarietà dai tanti compagni di sventura delle ventisei vittime: giovani uomini e donne che hanno affrontato con loro il naufragio e sono sopravvissuti. Di quel 3 novembre si ha ancora un terribile ricordo ed intanto le ricerche proseguono senza sosta: si cercano ancora altri 100 corpi, molti dei quali sono bambini. La cerimonia è stata interreligiosa, due delle ragazze identificate, Marian Shaka e Osato Osaro, professavano fedi diverse. Infatti alla lettura di alcuni passi del Vangelo di Matteo sono state alternate le parole di consolazione tratte dal Corano. Monsignor Moretti ha anche posto l’attenzione sull’episodio di queste 26 morti per evitare che simili storie non si verifichino più.

(Fonte immagine: Il Mattino)

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