Migliorare il coordinamento per l’accoglienza e difendere lo spazio aereo dell’Ucraina. Sono le richieste del console ucraino a Napoli, Maksym Kovalenko, che questo pomeriggio ha fatto il punto con la stampa davanti al palazzo del centro direzionale. “Sul territorio dell’Italia del Sud abbiamo più di 2mila persone registrate come rifugiati venuti dall’Ucraina; 1.800 di questi in Campania e metà di tutte le persone dichiarano di trovarsi nella città di Napoli. Ma da soli non ce la facciamo: anche i comuni devono dotarsi di apposite cabine di regia perché tanti altri profughi sono in arrivo.
Napoli, l’intervista al console ucraino
“Ogni giorno abbiamo 200-300 persone che ci chiedono assistenza, tampone, e i codici Stp (straniero temporaneamente presente)”, dice Kovalenko. E sottolinea: “Oggi chiediamo a ogni comune, a ogni prefettura di organizzarsi con la massima urgenza come si sta facendo qua a Napoli.
Abbiamo tantissime richieste di cittadini italiani che vogliono provvedere con gli aiuti, ma non possiamo fare tutto da soli. Domani, nei prossimi giorni, arriveranno tanti altri rifugiati. Siamo molto grati ai nostri amici e fratelli napoletani e italiani per questa accoglienza. Ogni persona, ogni struttura, ci sta aiutando in questo momento”.
Il console ucraino a Napoli ha chiesto anche uno sforzo maggiore all’Europa. “Non dimentichiamo come sono cominciate la prima e la seconda guerra mondiale. Adesso abbiamo una situazione uguale perché oggi l’Ucraina combatte con la Russia non solo da parte nostra, ma da parte di tutta l’Europa. Questa è la guerra di tutti i Paesi democratici dell’Europa contro l’aggressore”.
“Siamo al 14esimo giorno di guerra e non c’è un’assistenza reale – ha sottolineato-
non solo da parte dell’Ue ma anche di tutti gli altri Paesi. Chiediamo di bloccare lo spazio aereo dell’Ucraina perché ogni minuto, ogni giorno, ci sono tanti morti in più. In questo momento abbiamo più di mille civili ucraini deceduti, tra cui anche bambini e donne. Se Europa e Nato non possono bloccare lo spazio aereo almeno ci aspettiamo l’assistenza militare in tutti i modi possibili, a cominciare dagli aerei militari, per resistere all’aggressione russa”.
Kovalenko poi ha rivelato che anche i suoi genitori ultra ottantenni sono bloccati a Kiev. “Vista l’età non possono uscire per motivi di salute. Ci sono tanti bambini piccoli e altre persone che non possono lasciare la nostra capitale. È molto pericoloso stare lì adesso. La città – ha concluso il console è bombardata ogni giorno”.