Ci sono scene entrate di diritto nell’immaginario collettivo di ogni amante del calcio e dello sport. Tra queste c’è il riscaldamento di Diego Armando Maradona nella semifinale di Coppa Uefa tra il Napoli e il Bayern Monaco. Quella danza che El Pibe de Oro intraprende con il pallone è entrata nella storia del pallone. Ma non tutti conoscono cosa si nasconde dietro quell’episodio.
Semifinale tra Napoli e Bayern, Maradona danza sulle note di “Live is life”
Il Napoli si giocava tutto in quel 1989. Avrebbe vinto la sua prima Coppa Uefa. All’Olympiastadion di Monaco dagli altoparlanti parte “Live is Life”, una canzone della band austriaca degli Opus. Maradona e i suoi si stanno allenando. La pressione del pre-partita è altissima. Si vocifera che i tecnici dello stadio abbiano gradualmente alzato il volume dell’audio per intimorire i calciatori della squadra avversaria e farli innervosire prima del fischio dell’arbitro.
La reazione di Maradona, però, fu straordinaria: seguito dalla telecamera, cominciò a danzare palleggiando con il pallone. Come se fosse una partita di allenamento tra amici. I primi a fermarsi per osservarlo furono i compagni di squadra, poi gli avversari. Testa, petto, ginocchio, piedi. Con le scarpe slacciate Diego incantò l’intera platea che affollava lo stadio del Bayern. Uno spettacolo immortalato dalla tv tedesca.
La prima a trasmettere il video fu una tv belga. Klinsmann: “Smettemmo di scaldarci per guardarlo”
Il filmato però non fu trasmesso in diretta. Il produttore di una tv belga, di nome Frank Raes, che era tra il pubblico, intuì la bellezza delle immagini e la loro potenza. Così contattò la televisione tedesca ZDF facendosi mandare i filmati del riscaldamento. Poi li montò e li fece trasmettere da un’emittente belga. Da lì spopolarono in tutto il mondo.
Secondo quanto riporta ESPN, il video è diventato «probabilmente la ripresa di calcio su un campo da gioco più vista che non include neanche un secondo di partita vera e propria». Jurgen Klinsmann, grande ex calciatore e allenatore tedesco, una volta raccontò come fu assistere alla scena: «Eravamo dall’altra parte del campo, scaldandoci come tedeschi, concentrati. C’era la musica, la canzone “Live is Life”, e Maradona cominciò a palleggiare andando a ritmo. Così smettemmo di scaldarci, e non riuscivamo più a ricominciare perché dovevamo guardarlo». Resoconto inverosimile, visto che Klinsmann non era presente: avrebbe giocato la finale con la maglia dello Stoccarda. Ma forse il mito era così radicato ormai negli occhi anche degli altri calciatori che l’atleta tedesco si illuse di aver vissuto la scena in prima persona.