Marano. Gran successo della Festa della Primavera svoltasi all’Istituto Darmon

MARANO. Al CFC, acronimo che sta per Comunità Famiglie Camaldoli, la solidarietà si pratica davvero. L’associazione senza scopo di lucro, fondata nel 1984 dai coniugi Anna Ferretti e Natale Mele, coadiuvati dai loro quattro figlioli, si prefigge di aiutare e valorizzare la relazione di coppia e familiare. Opera sul territorio che abbraccia sia il versante napoletano che quello maranese della collina dei Camaldoli.
“C’è posto per tutti – afferma Anna Ferretti – senza discriminazione, senza esclusione. Noi ascoltiamo, dialoghiamo con lo scopo di togliere un po’ di tristezza dagli occhi di chi parla”.

Oltre all’aiuto alla coppia e alla famiglia, vengono svolte tante altre attività: aiuto per i bisogni materiali, sostegno scolastico, teatro, mercatino di Natale, campo estivo (l’evento clou, denominato GREST,  si svolge in un villaggio di Palinuro). “La nostra attività – aggiunge Natale Mele – è cominciata nel 1984, grazie a un gruppo di mamme di Torre Caracciolo (frazione di Marano, ndr) che chiamai “gruppo del Terremoto”, perché decise di organizzarsi per risolvere tanti problemi. Ci radunavamo a casa mia, come avviene ancora oggi. In seguito, la Comunità, da associazione di mamme, divenne Associazione di famiglie, con lo scopo di aiutarci a vicenda. Nel 1991, ci costituimmo come “Comunità Famiglie Camaldoli”.

All’interno dell’associazione opera anche il miniclub che aggrega bambini e bambine, ragazze e ragazzi da 0 a 5 anni senza potere decisionale, dai 6 ai 14 anni con potere decisionale. Ha un suo statuto e regolamento. Ha organi collegiali propri, congresso e sistema elettivo come esempio concreto di democrazia attiva. Molti servizi della CFC rispondono a esigenze e deliberazioni del miniclub. Quest’anno è scaduto il triennio di vigenza degli organi collegiali, per cui si sono tenute  nuove elezioni, in concomitanza con la Festa della Primavera, svoltasi sabato scorso all’Istituto Darmon di via Soffritto, i cui locali sono stati concessi per l’occasione dalla dinamica preside Anita Emmi. La serata si è conclusa all’insegna dell’amicizia, dell’allegria e della degustazione di prodotti paesani: fave, pancetta, trippa, rustici e dolci vari, accompagnati da Falanghina, Piedirosso, e birra artigianale.

Quest’anno, per gli incontri di CFC, è arrivato anche il messaggio di Papa Francesco, un pensiero in sintonia con la missione dell’associazione camaldolese-maranese che può sintetizzarsi con queste parole: “Asciugare il filo di tristezza…”
“Possiamo esserne certi – scrivono Anna e Natale, accomunati da una lunga storia d’amore – se nel nostro piccolo vogliamo dare una manella a Nostro Signore. Certo è un circuito d’Amore che ci tiene legati a Lui in un’unica cordata. Lui non mollerà mai la nostra corda in questa faticosa scalata della vita verso il cielo”.
Mimmo Rosiello

Ti potrebbe interessare

Torna in alto