Una giornata, quella di ieri, densa di appuntamenti e di spunti per la politica locale. Prima della pausa estiva e del rompete righe, quattro vicende hanno rivitalizzato e dato un po’ di brio a una situazione politico-amministrativa che sembrava trascinarsi stancamente. L’ennesima protesta per le fogne della zona collinare, con l’arrivo al Comune di una folta delegazione dei residenti di Torre Caracciolo, sul piede di guerra per il mancato inserimento del progetto nell’ambito del piano triennale per le opere pubbliche; poi l’incontro tra il sindaco Liccardo e il Comitato che sta lottando contro l’installazione di alcune antenne per la telefonia mobile (le concessione sono state sospese in autotutela per 60 giorni); la sottoscrizione del patto, tra Comune e Regione, che consentirà all’ente cittadino di ottenere risorse (per ora 220 mila euro) per la riduzione delle emissioni di Co2; infine il Consiglio comunale, con le immancabili polemiche, la dose di offese, gli accesi scontri dialettici.
Marano, antenne, debiti fuori bilancio, fogne, ma soprattutto accuse e offese. Ieri l’ultimo atto della politica prima della pausa estiva
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