Uno dei problemi endemici del Comune di Marano, che affonda le proprie radici nella notte dei tempi, al pari della questione delle case popolari, riguarda il numero impressionante di evasori (parziali o totali) dei canoni idrici, senza contare i nuclei familiari mai censiti (almeno 4 mila) e gli sprechi dovuti alle defaillance della rete idrica. Si tratta di problemi antichi, di certo non nati con l’attuale amministrazione (meglio ripeterlo, viste le recenti uscite), mai risolti nemmeno dopo l’avvento dei concessionari per la riscossione dei tributi e che hanno uno loro incidenza sui bilanci di un Comune che – lo ripetiamo per l’ennesima volta – è in una condizione di pre-dissesto (non dissesto), dovuto allo stralcio di un numero impressionate di crediti di dubbia esigibilità e che si appresta a varare un piano pluriennale di risanamento. Un piano che dovrà essere poi vagliato dalla Corte dei conti (da qui l’esigenza di fare chiarezza sui conti dell’ente) e che prevede un intervento (sostanzialmente un prestito) dello Stato centrale. Ricordiamo altresì che, all’indomani dell’approvazione del bilancio consuntivo, per legge il Comune di Marano non potrà assumere impegni e pagare per i servizi non espressamente previsti dalle normative sugli enti locali. Il piano per il risanamento dei conti pubblici prevede, oltre alla riduzione delle spese correnti, anche l’alienazione di parte del patrimonio immobiliare comunale. Chiariti questi aspetti, noti alla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori, ma evidentemente non a tutte le testate giornalistiche dell’hinterland, pubblichiamo la lista dei parchi e condomini che ancora non sono in regola o del tutto in regola (dati aggiornati a qualche mese fa) con i pagamenti dei canoni idrici.