Chiese al clan Polverino di punire l’amante della figlia. I carabinieri della sezione operativa di Giugliano in Campania hanno arrestato l’imprenditore Gennaro Di Razza, 74enne in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Napoli.
Giugliano, arrestato a Licola esponente del clan Polverino
Di Razza dovrà scontare 3 anni, 9 mesi e 3 giorni di reclusione per concorso in lesioni personali gravissime, aggravate da metodo e finalità mafiose. Reato commesso nel 2008, nel comune di Quarto, il 74enne è ora nel carcere di Secondigliano.
Nel 2008 Di Razza – secondo l’accusa – ordinò la “gambizzazione” di un uomo di origine slava, Omar Memedoski, accusato di intrecciare una relazione fedifraga con la nuora dell’imprenditore.
L’uomo fu prima avvertito, poi pestato dagli emissari del clan e infine gambizzato. Per eseguire la spedizione punitiva, Gennaro Di Razza si sarebbe rivolto direttamente a Giuseppe Polverino, detto ‘o Barone, capoclan allora egemone nell’area maranese.