Sono stati eseguiti altri tre arresti legati all’omicidio di Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni ucciso e fatto sparire nell’acido nel luglio del 2000, a causa di un errore di persona commesso dagli esponenti del clan Polverino. Questa notte, i carabinieri hanno notificato tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili di aver preso parte all’omicidio.
Marano, Giaccio sciolto nell’acido dalla camorra: altri tre arresti nel clan Polverino
Come anticipa Il Mattino, gli arrestati sono Raffaele D’Alterio, Salvatore Simioli e Salvatore De Cristofaro. Si uniscono così ai già coinvolti Perrone, Nappi e Cammarota, attualmente sotto processo e in attesa della sentenza di primo grado.
L’indagine è stata condotta dai magistrati Giuseppe Visone e Maria Di Mauro, con il decisivo contributo del nuovo collaboratore di giustizia del clan Polverino. Un ex membro di spicco del gruppo criminale.
La storia
Giaccio fu rapito da uomini che si fingevano poliziotti, scambiato per un’altra persona che, all’epoca, aveva importunato la sorella di un affiliato al clan. Fu ucciso e il suo corpo fu sciolto nell’acido, nonostante non avesse avuto alcun coinvolgimento con la camorra. A confermare che si sia trattato di un tragico errore di identità anche il nuovo collaboratore di giustizia.