Marano, il prefetto scrive al presidente del Consiglio dopo i fatti del 9 settembre. Si profila una mozione di sfiducia contro la Di Guida

E ora cosa farà l’opposizione? Archiviata la crisi politica e persa l’opportunità di smascherare in aula il giochetto (quel mancato ingresso in aula pesa ancora come un macigno) degli ex dissidenti di maggioranza, agli esponenti della minoranza non resta che tentare la carta della mozione di sfiducia al presidente del civico consesso Angela Di Guida, la quale, dopo le formali proteste delle scorse settimane, è stata invitata dal prefetto di Napoli a produrre le sue controdeduzioni sui fatti del Consiglio del 9 settembre, ovvero quando l’ex sindaco Mauro Bertini venne espulso dall’aula. Controdeduzioni già inoltrate in prefettura e che vanno ad integrare il dossier da cui l’autorità competente assumerà le relative determinazioni. Se mozione dovesse essere (è quasi un atto dovuto, visto il persistere della situazione di stallo in Consiglio), gli oppositori, almeno quelli che fanno realmente sul serio, potrebbero giocarsi qualche chance (poche in verità) di successo per via delle modalità del voto, segreto, e nella speranza che qualche franco tiratore o qualcuno interessato a prendere il posto della Di Guida sia disposto a reggere il gioco.

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