“Mi sono dimesso – spiega Spinosa – per evitare ogni forma di strumentalizzazione, sia perché l’Unms provinciale avrebbe riscontrato una carenza di legittimità nella stipula del contratto con il Comune sia in forma di protesta verso l’ente cittadino, che non ha inteso provvedere all’avvio degli interventi a carattere manutentivo. Siamo un’associazione storica, tra le più antiche in Italia ma non siamo in alcun modo tutelati. Eppure in città ci sono altre associazione, tra cui quella dei finanzieri e dei carabinieri, che occupano più sedi, che non versano alcunché all’Ente e alle quali è garantita perfino il pagamento dell’elettricità. E’ una vergogna, un’ingiustizia – tuona Spinosa – per questo ho deciso, tramite l’avvocato Folchino, di denunciare,il tutto ai carabinieri di Marano e alla Procura di Napoli nord”. In una recente relazione, sollecitata dall’Unms (nelle more della definizione della problematica ha poi disposto la chiusura della sede) e a seguito delle denunce di Spinosa, i tecnici del Comune di Marano asseriscono “l’edificio non presenta danni strutturali bensì segni di vetustà”.
Marano, il presidente della sede dell’Unione nazionale mutilati denuncia il sindaco Liccardo alla Procura. Spinosa: “Il nostro edificio è fatiscente, ma il Comune non interviene”
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