Da un lato l’inaugurazione del Marano stadium, avvenuta ieri alla presenza delle autorità cittadine e alla luce di un project financing avviato durante la gestione Perrotta, dall’altro gli ormai cronici problemi dell’impianto di via Falcone. Quello stadio – che per anni ha ospitato le gare infrasettimanali del primo Napoli gestione De Laurentii – è ormai (o quasi) un lontano ricordo. Molti se ne sono interessati, nel corso degli ultimi tempi, minacciando denunce, ricorsi e quant’altro; pochi hanno detto o fatto realmente qualcosa per tentare di invertire la rotta. Qualcun altro si nasconde, per quieto vivere o per chissà quale interesse.
Le problematiche. L’impianto idrico fa “acqua” da tutte le parti, le condizioni del manto erboso (l’ultima risemina risale ai tempi del giurassico), un tempo fiore all’occhiello dell’impiantistica sportiva regionale, non sono certo delle migliori. Nei mesi scorsi, dopo una serie di denunce giornalistiche, un gruppo consiliare e una commissione consiliare si occupò della vicenda, ma poi non se n’è saputo più nulla. Molti i dubbi anche sulla questione dei pagamenti, di quelli a carico dell’attuale gestore (Marano calcio). Le reversali dell’ultimo semestre sono state più volte richieste ai funzionari del Comune, ma di queste, finora, nemmeno l’ombra. Senza contare poi la querelle sullo spreco di acqua potabile per innaffiare il prato (almeno un milione di litri d’acqua all’anno pagato dai contribuenti) e quelle sull’eccessivo utilizzo della struttura. Tra allenamenti e gare ufficiali, infatti, oramai si gioca tutti i giorni. I controlli? Pressoché pari a zero. Ovvero tutti sanno, ma tutti voltano la testa dall’altra parte.
La nuova squadra. E come se non bastasse, anche se non vi è mai stata un via libera dirigenziale (pare che l’ok sia arrivato direttamente dal primo cittadino), da qualche tempo, oltre alle squadre del Marano calcio, usufruisce degli spazi (un paio di volte alla settimana) anche una nuova società: la Real Fac Marano, compagine che disputa un campionato di Seconda categoria e che versa una quota mensile al gestore. Ci sarebbe ancora tanto da dire, troppo da raccontare, anche in relazione alle modalità di accesso alla pista d’atletica. La speranza tuttavia è che l’inaugurazione della nuova struttura (sarà gestita per molti anni dalla Eurosport srl) consenta, nel tempo, al vecchio Comunale di “respirare” un po’ e, allo stesso tempo, alle società presenti di poter svolgere il proprio lavoro senza arrecare troppi danni agli impianti.