Manca solo l’ok (dovrebbe arrivare stasera) dei 12 consiglieri di opposizione all’invio della missiva al presidente dell’ANAC, dottor Raffele Cantone, per verificare la corretta gestione contrattuale tra il Comune e la Ego Eco srl, la ditta vincitrice dell’appalto semestrale del ciclo integrato dei rifiuti. Nella lettera, che inizia con un breve excursus storico relativo agli ultimi sei anni di gestione del servizio di igiene urbana, vengono sottolineate le incongruenze in merito all’ultima gara semestrale. Eccole.
Una proroga lunga sessanta mesi
In data 25 ottobre 2010 (durante l’amministrazione Perrotta, ndr) viene risolto il rapporto contrattuale con la ditta Enerambiente per sopraggiunta interdittiva antimafia; il 28 gennaio il servizio viene affidato in via provvisoria per chiamata diretta alla ditta Ecologica Falzarano srl. Da quella data fino al 30 dicembre 2015, il servizio è sempre stato espletato dalla Ecologica Falzarano, grazie a una serie infinite di proroghe interrotte surrettiziamente un paio di volte da gare informali regolarmente assegnate alla stessa ditta, per un importo complessivo di 32milioni di euro.
Una gara che non decolla e una “garetta” intermedia
Dopo una serie di gare indette e prontamente ritirate, in data 30 ottobre 2013 (durante l’amministrazione Liccardo, ndr) viene indetta gara formale per la raccolta differenziata dei rifiuti per un periodo di 5 anni per un importo a base d’asta di 32milioni554mila020 euro: la gestione della gara viene affidata alla SUA (Stazione Unica Appaltante) per un corrispettivo pari a 162mila770 euro. Per una serie infinita di contrattempi (non ultime fra questi le incomprensioni tra fra la SUA e l’Ufficio tecnico di Marano), la gara non decolla, per cui si decide di indire, nelle more, una “garetta” di sei mesi sulla falsa riga del Piano della Raccolta Differenziata e del Capitolato d’Appalto posti a base della gara quinquennale per un importo di 2milioni778mila141 euro.
Le osservazioni in merito alla “garetta”
E’ nel merito della “garetta” che gli scriventi hanno delle osservazioni da porre alla Sua attenzione in merito a incongruenze formali e ad altre situazioni.
Determinazione dei costi degli automezzi: nell’atto dirigenziale si riportano pedissequamente i valori economici espressi nel Piano per la gara quinquennale, ma è chiaro che i due elementi non sono comparabili perché gli ammortamenti non possono incidere nei sei mesi quanto incidono nei cinque anni e la stessa cosa vale per tutti i costi variabili.
Gestione isola ecologica. All’art. 43 si escludono i costi per la gestione dell’isola ecologica (in via di ultimazione), per questi il Comune si riserva l’eventuale gestione diretta (strana cosa in una esternalizzazione generale del servizio) o di andare a una estensione del contratto in condizioni di debolezza nei confronti del concessionario e con tutte le libertà di manovra che la trattativa privata consente. Più logicamente, visto che l’approntamento dell’isola ecologica è quasi ultimato, si sarebbe dovuto determinare il costo del servizio e scorporarlo per il periodo di mancato funzionamento dell’impianto.
I cestini gettacarte. All’art. 41 è previsto lo svuotamento dei cestini gettacarte, ma da nessuna parte del capitolato ne è prevista la fornitura. Altra trattativa privata?
Cauzione definitiva. All’art. 6 non viene indicato il valore- base della fideiussione da accendere.
Modalità della effettuazione del servizio in riferimento agli orari. In nessuna parte del capitolato e del piano vengono indicati gli orari nei quali nel corso della giornata devono essere effettuati i servizi per cui l’eventuale scelta di operare di notte almeno per la raccolta (scelta in uso fino al pregresso servizio da parte del nuovo concessionario) può comportare costi aggiuntivi per l’ente.
Retribuzione personale. A termini di legge al personale confluito nell’organico del nuovo concessionario per passaggio di cantiere, non deve essere apportata alcuna variazione dei livelli retributivi; nei fatti, però, sta succedendo che il personale destinato alla raccolta, che fino al passaggio di cantiere operava nelle ore notturne, si trova adesso a operare in orario diurno con un taglio secco di circa il 30% della retribuzione; in compenso il concessionario usufruisce di un sostanzioso risparmio che non è ribaltato su un contenimento dei costi.
Servizi esclusi (artatamente?). Non è contemplata fra i materiali riciclabili la raccolta del vetro e dei cartoni: l’ennesima dimenticanza da recuperare con una estensione dell’appalto?
Domenico Rosiello