Marano. Michela Romano, funzionario esemplare che sta rivoluzionando il settore lavori pubblici

Marano. Michela Romano, 30 anni da poco compiuti, architetto giuglianese, arrivò a Marano il primo agosto 2015 con la qualifica di istruttore direttivo tecnico. Lavorava al Comune di Bussi sul Tirino (prov. di Pescara): venne trasferita mediante l’istituto della mobilità, interscambiandosi il posto con l’ing. Vito Casamassima, in servizio presso l’area tecnica del Comune di Marano dal primo dicembre 2013, assunto a seguito di attingimento dalla graduatoria del concorso “RI PA M Abruzzo” pure lui con la qualifica di istruttore direttivo tecnico. Il sindaco Angelo Liccardo le conferì il duplice incarico di responsabile dell’Ufficio Più Europa e del delicatissimo settore “Lavori Pubblici”, attualmente retto ad interim dal dirigente del settore Affari Generali, Luigi De Biase. Romano è una donna in gamba, preparata, seria, onesta e, soprattutto, gran lavoratrice, doti che le sono state riconosciute dalla maggioranza dei dipendenti, funzionari, dirigenti e dalla segretaria comunale, Maria Giuseppina D’Ambrosio, anche lei un’autentica stacanovista.

 

Il lavoro di Michela Romano sta cominciando a dare i primi frutti: lo si è visto nel campo dei fondi europei e lo si sta vedendo in quello dell’edilizia scolastica. Sua l’idea di sorteggiare le ditte che non hanno mai lavorato per il Comune negli ultimi tre anni. Romano è giovane, ma decisa e operativa: caratteristiche che, forse, potrebbero dare fastidio a qualcuno, abituato da sempre a un certo andazzo. Ormai è luogo comune che la dottoressa si assume più responsabilità di quelle che le competerebbero, ma lo fa perché vuole veramente risolvere i problemi. Contrariamente a chi vorrebbe il caos per sguazzarci dentro. Insomma, di questi funzionari modello, il Comune di Marano ne aveva proprio bisogno.

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“Speriamo che la facciano lavorare”, ci ha confidato un dipendente dell’ufficio tecnico che in tanti anni di servizio ne ha viste di tutti i colori. Non va dimenticato che diversi anni fa, in un consiglio comunale infuocato, un consigliere di maggioranza paragonò l’ufficio tecnico a una fogna.

 

 

di Mimmo Rosiello

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