Marano. Restauro Palazzo Battagliese, telenovela che dura da oltre 15 anni

Marano. Stando all’ultimo cronoprogramma, stilato a dicembre 2015, nell’ambito della ricognizione dei progetti Più Europa, i lavori di recupero statico e funzionale di uno dei Palazzi più antichi di Marano, il Battagliese, collocato al centro storico della città, a via Roma, dovevano terminare, collaudo compreso, ad agosto 2016. I tempi, purtroppo, non lo consentono più, poiché l’amministrazione Liccardo, essendo decaduta, non è riuscita ad effettuare la riprogrammazione dei fondi Più Europa, attraverso la quale bisognava reperire ulteriori risorse per ultimare il restante 7% dei lavori. Ora spetta al nuovo Commissario straordinario, Franca Fico, risolvere la spinosa e annosa questione. Si tratta di una vicenda che va avanti da oltre quindici anni. A ottobre 2011, il vicesindaco e assessore alla Cultura Gaetano Bonelli, assicurò, attraverso la sua dichiarazione al periodico l’attesa, che l’inaugurazione dello storico Palazzo sarebbe avvenuta nella primavera 2012.

Ne sono trascorse altre quattro di primavere, ma la struttura deve ancora essere consegnata alla città. L’edificio fu acquistato nel 2011, ai tempi di Mauro Bertini sindaco. L’iter del finanziamento fu lungo, anche a causa di alcuni vincoli della Soprintendenza. Poi la giunta Perrotta appaltò i lavori, per il consolidamento statico e il recupero funzionale. L’intervento complessivo, di un milione e 400mila euro, fu finanziato in parte dal Comune, con un prestito presso la cassa depositi e Prestiti, e in parte della Regione, in base a un Accordo di programma Quadro sulle infrastrutture per i sistemi urbani, nell’ambito delle risorse del Fondo aree sottoutilizzate (FAS).

Il Commissario straordinario, Gabriella Tramonti, con delibera del 28 giugno 2012, approvò una perizia di variante per un importo aggiuntivo di 145mila446,39 euro oltre iva. Nel corso dei lavori emersero ritrovamenti di carattere artistico (affreschi) e la necessità di dotare l’edificio di un impianto di ascensore, nonché alcuni aspetti inerenti la corte interna, per cui, per il completamento dei lavori risultavano necessari ulteriori 381mila793,58 euro, da prelevare dai fondi Più Europa. Insomma, secondo l’ultimo quadro economico vigente la spesa ammonta a 1.869.583,08 euro. Occorreranno ancora latri soldi? Alla prossima puntata.

di Mimmo Rosiello

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