La delusione si legge nel volto di chi riavvicina alla riva, guarda il mare, vorrebbe inalare aria sana e pulita ed invece è costretto a sentire una puzza di fogna e ad ammirare acqua non limpida tendente al marrone. E come se non bastasse la spiaggia, almeno ufficialmente, non esiste perché è tutto sotto sequestro.
I gestori dei lidi non avrebbero le licenze e da un anno tutti gli stabilimenti sono chiusi. Mare negato, mare sporco, questo il destino di una città praticamente in ginocchio la cui economia stenta a decollare e a fare la sua parte. La vicenda dei lidi si trascina oramai da mesi e non sembra ci sia una soluzione imminente. Anzi anche per questa stagione resteranno chiusi e sbarrati.
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Un lungomuro, anziché lungomare, come è stato ribattezzato, brutto e senza senso separa la strada dal mare impedendone la vista e tutto intorno è solo desolazione. Un luogo che dovrebbe invece spiccare il volo così come lo spiccano i lidi di Castelvolturno, sempre pieni di gente. Un piano spiagge arenato e un futuro che non esiste per questa città. Un caso nazionale sul quale ci sarebbe bisogno di maggiore attenzione e meno indifferenza.