Svolta nelle indagini per l’omicidio di Francesco Esposito, 33 anni, legato al clan Mazzarella. Dopo otto anni i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei persone.
Marigliano, svolta nell’omicidio di Francesco Esposito: fu la camorra. Sei in manette
Cinque di esse sono destinatarie della custodia in carcere ed una della misura degli arresti domiciliari. Sono tutte gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di omicidio aggravato dalle finalità mafiose.
Gli indagati, ciascuno con il proprio ruolo di mandante, organizzatore ovvero esecutore materiale, sono accusati dell’omicidio di Francesco Esposito, soggetto legato al clan Mazzarella, colpito mortalmente il 5 febbraio 2016 con un colpo di pistola al petto, mentre usciva dalla sua abitazione di Marigliano da un condominio del rione 219.
Contrasti interni al gruppo legato al clan Mazzarella
Secondo quanto raccolto nel corso delle indagini, l’omicidio sarebbe maturato nell’ambito dei contrasti sorti tra alcuni clan e gruppi criminali di Napoli e provincia per l’affermazione della propria egemonia su Marigliano e sui comuni limitrofi nella gestione del traffico di droga. Esposito fu vittima della faida interna che portò alla definizione di nuovi equilibri criminali nell’area tra il vesuviano e l’agro nolano.