Marta Fascina sfrattata dalla villa di Arcore. E’ quanto avrebbe deciso – secondo Dagospia – Pier Silvio Berlusconi. Il sogno della ricca ereditiera di Portici di vivere da castellana nell’ex residenza del Cavaliere sarebbe già sfumato.
Marta Fascina sfrattata da Arcore
In un pezzo apparso sul sito di informazione di Roberto D’Agosto, si apprende che il figlio dell’ex premier ha dato tempo alla parlamentare di Forza Italia “fino a ottobre per inscatolare borse, scarpe e sciarpine di cachemire e lasciare la residenza di Arcore“.
Una sorta di ultimatum indirizzato a una presenza non gradita a villa San Martino anche quando il Cavaliere era in vita. Non è un mistero, infatti, che Pier Silvio non apprezzò neanche le nozze – finte, simboliche, non giuridicamente valide – tra la 32enne e Babbo Silvio, al punto da non parteciparvi.
Il testamento
I figli del fondatore di Mediaset non sarebbero neanche d’accordo sul lascito da 100 milioni che Berlusconi avrebbe disposto con un foglietto a favore di Marta Fascina. Troppi, secondo indiscrezioni. In particolare perché il documento risale al 19 gennaio 2022, quando il Cavaliere fu ricoverato al San Raffaele, salvo poi essere dimesso.
Nel foglietto, che è circolato anche sul web, i “desiderata” dell’ex premier furono declinati al condizionale e non come una disposizione testamentaria irrevocabile. Sfumature linguistiche che offrirebbero dei margini importanti per impugnare il testamento. E per questo motivo Marina e Pier Silvio starebbero cercando di “trovare un accordo riservato per una cifra congrua da riconoscere a Marta Fascina diversa da quella prevista dal lascito (la metà?)”.