Logoteleclubitalia

Maxi frode fiscale da 347 milioni: sequestri e perquisizioni tra Napoli e Caserta

Screenshot
Gif I Tipo
Img 8528

Un’imponente operazione della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha portato all’emissione e all’esecuzione di un sequestro preventivo per oltre 347 milioni di euro. Il provvedimento, firmato dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, coinvolge 39 società localizzate principalmente tra le province di Napoli e Caserta, oltre a numerosi commercialisti oggetto di perquisizione tra Casoria, Roma e Milano.

Maxi frode fiscale da 347 milioni: sequestri e perquisizioni tra Napoli e Caserta

L’indagine, condotta dai finanzieri del Gruppo di Frattamaggiore, ha rivelato un complesso sistema di frode fondato sulla falsa dichiarazione di crediti fiscali. Le società coinvolte, alcune già oggetto di precedenti sequestri per crediti derivanti da investimenti nel Mezzogiorno mai effettuati, avevano trasmesso all’Agenzia delle Entrate dichiarazioni fraudolente, indicando la disponibilità di ulteriori crediti d’imposta generati dalla trasformazione illecita di attività per imposte anticipate (DTA).

La normativa di riferimento è il Decreto Crescita (D.L. 34/2019), che consente la trasformazione in credito d’imposta delle perdite fiscali non ancora utilizzate e delle eccedenze ACE in presenza di cessione di crediti deteriorati entro una determinata data. Le società, tuttavia, secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, non possedevano i requisiti previsti dalla legge e avevano gonfiato i dati contabili per ottenere indebitamente benefici fiscali milionari.
L’indagine ha portato alla scoperta di:

  • 328,5 milioni di euro in crediti fiscali da DTA non spettanti;

  • 18,5 milioni di euro in crediti per investimenti nel Sud mai realizzati.

Le somme sono state sequestrate anche nei confronti di cessionari successivi, ovvero soggetti terzi che avevano ricevuto e negoziato i crediti, tra cui due società veicolo: una società di capitali italiana e un fondo comune di investimento lussemburghese con sede secondaria in Italia, che avevano gestito oltre 129 milioni di euro di crediti fraudolenti.

Incantesimi Mobile
Incantesimi Desk

Ti potrebbe interessare

Torna in alto