AVELLINO – Maxi rissa in un condominio nella provincia di Avellino, due famiglie che vivono in appartamenti diversi nell’insediamento di edilizia popolare di via Iardino che sorge non lontano dalla caserma dei carabinieri se ne sono date di santa ragione per più di 2 ore. Nello specifico sono venuti alle mani e non solo i componenti delle famiglie di due fratelli.
Da tempo i rapporti tra i due nuclei familiari sono difficili. Come se non bastasse, la maxi rissa si è verificata in questi giorni di festività, e di una pace che a quanto pare loro non conoscono.
I motivi della lite violenta sembrano i più banali, sono volate prima parole grosse, offese che non potevano, a parere dei protagonisti, restare impunite. Così, come in un vero e proprio duello rusticano, otto persone, di età compresa tra i 18 ed i 60 anni, divise in due gruppi, con l’acuirsi della tensione e un continuo crescendo di insulti e rabbia, si sono aggredite fisicamente con calci e pugni.
Urla disumane si sono sentite nel circondario, tanto da spaventare i vicini che hanno allentato i carabinieri per farli intervenire a sedare gli animi delle famiglie. E le cose sarebbero andate anche peggio se non ci fosse stato l’immediato intervento dei carabinieri della vicina stazione.
I carabinieri hanno avuto il loro da fare a sedare gli animi. Poi, grazie anche all’ausilio delle telecamere del circuito di videosorveglianza comunale sono riusciti a risalire a tutte le otto persone coinvolte che sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo per rissa aggravata. Vecchi rancori che purtroppo non si sono mai sopiti e che sarebbero riesplosi proprio nel giorno in cui la pace dovrebbe regnare tra tutte le persone.