Tre individui sono stati arrestati e posti ai domiciliari, mentre beni dal valore complessivo di 1,2 milioni di euro sono stati sequestrati in seguito a un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Napoli.
Maxi-evasione sulle accise dei carburanti, tre arresti in provincia di Napoli
Il punto di partenza è stato il sequestro di un’autobotte a Nola, trasportante gasolio in quantità notevolmente superiore a quanto dichiarato nei documenti ufficiali.
Le indagini delle fiamme gialle hanno svelato un meccanismo fraudolento mirato a introdurre sul mercato carburanti di provenienza illecita, eludendo il pagamento delle accise. Sono emersi diversi episodi illegali, con un deposito commerciale ad Acerra che faceva affidamento su una ditta di trasporto con sede a Cercola. Il carburante, una volta uscito dal deposito senza la documentazione corretta, veniva scaricato tramite autocisterne.
Coinvolta nel complesso schema era anche una terza società, attiva nel settore dei carburanti, che svolgeva la funzione di deposito contabile a fini fiscali, così da “schermare” l’origine illecita del carburante acquistato presso il deposito commerciale. I rappresentanti legali delle società di trasporti e dei due depositi, commerciale e contabile, sono ora sottoposti alla misura cautelare dei domiciliari.
Gli accertamenti investigativi hanno quantificato un danno erariale superiore a 1 milione e 200mila euro. Di conseguenza, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Nola ha emesso disposizioni di sigillo sia per le somme di denaro che per i beni riconducibili agli indagati, al fine di preservare l’entità del danno causato.