Parla Mister Mazzarri nella conferenza alla vigilia della sfida di domani sera dello Stadium contro la Juventus, partita in cui il Napoli cercherà di rialzarsi dopo il tonfo casalingo con l’Inter.
“Juve-Napoli è sempre una partita di grande rilievo. Da far bene, serve anche per valutare i miglioramenti della squadra”
Mazzarri vuole così come nel 2009 andare a Torino e cercare proprio come allora di vincere per dare una sterzata ad una stagione momentaneamente grigia, Inutile nascondersi dietro un dito: il Napoli è ancora malato, le sconfitte con Real e Inter hanno evidenziato una fase difensiva deficitaria: “Devo cercare di intervenire perché appena facciamo un errore prendiamo gol e questo va sistemato. Le squadre di vertice devono essere solide e poi far gol”. La difesa e la fase difensiva è fragile e la voce 17 ai gol subiti ne è un indicatore chiaro di questa fragilità.
Sulla preparazione fisica approssimativa di questa squadra, Mazzarri fa muro: “Qualche ingenuità del passato non la ripeto. Certe valutazioni sulla preparazione le tengo per me”.
“Osimhen un lusso anche non al top”
Per ritrovare il successo serve subire meno e anche far gol. È il nuovo tecnico confida sui suoi gioielli: “Osimhen non è ancora al top, ma può darci sempre di più. Per far gol serve brillantezza e oggi ci manca. Poi serve anche un pizzico di fortuna sotto porta”. Su Kvara c’è anche un aspetto tattico: “Era prevedibile che ci fossero più attenzioni sui nostri attaccanti dopo l’ottimo campionato scorso. Io come allenatore devo metterli nelle condizioni di non essere sempre raddoppiato. Kvara ha dimostrato di essere bravo anche se viene in mezzo. Se in tre vanno su di lui vuol dire che c’è spazio per altri. Dobbiamo essere più squadra in queste situazioni”
Mazzarri fa autocritica: “Degli arbitri non parlo più”
“Con l’esperienza o si rincoglionisce o si migliora… Mazzarri vecchio è andato in pensione. Degli arbitri non parlerò più. Possono sbagliare, come noi allenatori sbagliamo i cambi o i giocatori in campo falliscono un gol”.
Sulle problematiche della fase difensiva e i possibili scenari di mercato
Mazzarri avverte un gruppo unito e voglioso di lavorare: “I ragazzi con me hanno dato l’anima. Ho visto un forte legame. La sensazione è buona, si fidano e credono in ciò che fanno. Ora ci servono i risultati”. Ma sulla fase difensiva e la squadra alta e aggressiva non c’è anche l’equivoco di un Kim che sapeva difendere in campo aperto? “È vero ma non cerco scuse. Devo avere il tempo di avere qualche allenamento in più. Se mi accorgessi che questo modo di difendere non regge userei nuovi accorgimenti. Ma serve tempo e allenamenti perché io abbia dati oggettivi sui quali ragionare. A fine mese avrò più il polso della situazione e se la società mi chiederà potrò dare delle indicazioni eventuali per il mercato.