Prima conferenza stampa per l’allenatore toscano tornato a Napoli dopo 10 anni, carico e motivato la conferenza stampa è stata anche luogo di analisi e differenze sulla squadra e il progetto rispetto a quella che lasciò nel 2013

La conferenza stampa di Atalanta-Napoli inaugura la seconda avventura di Walter Mazzarri sulla panchina dei partenopei

Prima conferenza stampa da quando è tornato sulla panchina del Napoli per un emozionato Walter Mazzarri: “Qui è casa mia. Spalletti ha fatto un capolavoro, mi emozionavo a guardare il suo Napoli. Lo scudetto? Prima dobbiamo tornare a vincere le partite. Sono qui per fornire la mia esperienza”. Sul modulo e gli interpreti: “So fare tutti i moduli, ho sempre usato il 4-3-3. Osimhen è simile a Cavani. Kvara come Lavezzi? Stesso ruolo, ma sono diversi,

Obiettivi di fine stagione?

“Quando entri in un momento così delicato non puoi darti obiettivi, pensi alla morte alla partita seguente, migliorare la squadra, creare entusiasmo, lottare nei 90 minuti e poi tirare le somme, io la penso così. Pensiamo a risolvere i problemi nella squadra, conta questo, la prima verifica è domani, una partita difficile per il tipo di calcio che fa che non è facile per nessuno. Sono fisici e ti aggrediscono, è una raccolta dati e poi sarò più preciso. Io la vedevo in tv, se non alleni le squadre non hai la percezione del singolo giocatore e del ruolo”.

Sperava di tornare a Napoli quando lo lasciò?

“Domanda che mi sono fatto anch’io quando decisi che era finito il mio ciclo. Dopo essere arrivato secondo, dentro di me ho detto ‘Se non facciamo un salto di qualità sugli acquisti è difficile fare meglio’. La rosa mi conosceva dopo 4 anni, era difficile stimolarli e dovevo fare meglio del secondo posto. E ho pensato che non sarebbe stato facile”

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