Una villetta a due piani con taverna e mansarda casa di un boss dell’Alleanza di Secondigliano da oggi è una casa famiglia per donne vittime di violenza. Accade a Melito dove stamane è stato inaugurato il bene confiscato alla camorra e consegnato alla cooperativa che lo gestirà per i prossimi anni. Questo è il primo bene della Città metropolitana di Napoli ad avere una nuova vita.
La struttura ha però un significato ancora più importante perché intitolata a Teresa Buonocore, uccisa nel 2010 per aver denunciato gli abusi subiti da una delle sue figlie dal vicino di casa.
La villetta accoglierà fino a 6 donne vittime di violenza che saranno segnalate dai servizi sociali con eventualmente anche i propri figli.