Questo pomeriggio in un post durissimo su FB io consigliere di opposizione di Melito Lello Caiazza ha puntato il dito contro Amente e la sua amministrazione, rei a suo avviso di aver fatto propaganda politica con i soldi dei cittadini.
Ecco le sue durissime accuse: “Stamattina sono partiti gli anziani melitesi per il soggiorno climatico,a spese del Comune, che anche quest’anno è stato organizzato nonostante il periodo di forte crisi economica che l’ente sta attraversando e che ha portato a sospendere l’erogazione di servizi pubblici importanti, tra l’altro secondo modalità molto ma molto discutibili.
Si tratta di un’altra delle sue del Sindaco “bislacco” e della schiera di incantati sodali.
Assessori e consiglieri di maggioranza, nonché il vicesindaco ed il presidente della commissione politiche sociali ( quest’ultimo eletto solo 90 gg fa fa nelle fila dell’opposizione!!! ), hanno accolto gli anziani alla stazione dei pullman – pronti per la partenza – indossando magliette con su scritto “Amministrazione Amente”.
Trattasi di una spudorata ed illegittima propaganda elettorale personale attraverso l’esaltazione di servizi offerti e pagati da tutti i cittadini, quindi con i loro soldi.
“Mi sembra di tornare indietro nel tempo, al 2010 – aggiunge il consigliere dei Verdi Lello Caiazza – quando l’amministrazione comunale ( sempre con Sindaco Antonio AMENTE, ora si che si può ricordare ) in prossimità di una tornata elettorale, si inventò la pagliacciata della manifestazione di interesse per i loculi cimiteriali la cui domanda andava consegnata al piano terra negli uffici del
protocollo comunale ma la relativa ricevuta andava ritirata al primo piano ove sono ubicati gli “uffici della politica” previa dispensa di consigli appassionati su come sentirsi “cittadini attivi e dallo spiccato buon senso civico”.
Domani mattina denunceremo quanto accaduto a tutti gli organi competenti perché la pagliacciata dell’utilizzo delle istituzioni e dei soldi pubblici anche per propaganda personale o di una singola fazione politica, deve finire.
Il Comune non è la bancarella del torrone”