Melito. Sul tavolo ci sarebbe anche l’ipotesi sfiducia. Il destino politico di Venanzio Carpentieri si decide nelle prossime ore. Le fibrillazioni nella sua amministrazione vanno avanti ormai da un po’ e questa sera potrebbe esserci la resa dei conti tra il primo cittadino di Melito e il Partito Democratico.
Tra qualche ora si terrà infatti il direttivo del Pd e si deciderà se proseguire l’esperienza amministrativa o staccare la spina alla maggioranza. I problemi sono sorti qualche mese fa quando il Pd di Melito ha iniziato a esternare i primi malumori nei confronti del primo cittadino e del suo operato. Ad oggi i democrat melitesi hanno messo il sindaco ad un bivio: accettare oppure no le loro richieste.
In primis chiederebbero la sostituzione di un assessore in giunta per favorire l’ingresso di un altro esponente in quota Pd. A farne le spese sarebbe Stefano Capozzi. L’altra richiesta, che potrebbe decretare la fine dell’esperienza Carpentieri in città, è quella di sottrarre la delega dell’urbanistica a Marina Mastropasqua (da sempre vicina al sindaco) per assegnarla al nuovo assessore.
Ed è proprio su quest’ultima richiesta che potrebbe consumarsi lo strappo. Carpentieri potrebbe infatti non accettare e non è escluso che a quel punto i consiglieri Pd propongano la sfiducia. Basterebbe per loro trovare l’appoggio di qualche esponente di minoranza per mandare a casa il sindaco. Al momento il primo cittadino gode di una maggioranza già risicata con appena due consiglieri in più rispetto all’opposizione. Il direttivo di questa sera sarà dunque decisivo per il destino politico della città di Melito.