Oramai sono quasi tutti carcere ma non per questo il clan è stato decapitato. Pur di non lasciare gli affari nelle mani fameliche degli altri, gli Amato-Pagano hanno passato il testimone ad un minorenne. Una persona strettamente legata a Rosaria Pagano, sorella del noto Cesare. Il ragazzino per lungo tempo sarebbe stato “educato” da Ciro Mauriello, fedelissimo della cosca.
Il giovane, con la maggior parte dei parenti in carcere, sarebbe quindi il punto di riferimento del gruppo criminale che comanda Melito e Mugnano e che ha propaggini anche a Scampia. Nelle sue mani di adolescente anche le “relazioni” con il gruppo della Vannella – Grassi egemone a Secondigliano. Insomma nemmeno maggiorenne e già un curriculum criminale di tutto rispetto, compreso il ferimento al torace avvenuto la scorsa estate, in quell’agguato dove morirono due persone. Dopo il ricovero e le cure il baby boss fu accolto a Melito con tutti gli onori, tra clacson e cortei di motorini.
Il giovane è ovviamente attenzionato e le forze dell’ordine ben conoscono la situazione. Melito da tempo è sotto l’occhio vigile dei militari dell’arma che una settimana sì e l’altra pure effettuano blitz e sequestrano droga. Per adesso però le manette sono scattate solo per pusher o gestori di piazze di spaccio. Personaggi colti in flagranza di reato. Le menti infatti stanno ben alla larga dallo spaccio in strada preferendo gestire, comandare e predisporre dalle retrovie ovvero da dove è più difficile essere scoperti ed individuati.