Melito, la tragedia di Peppe: muore a 20 anni nell’auto dei suoi sogni

“Ti porterò sempre nel mio cuore, non so come faccio ad essere ancora qui, ma senza di te una parte di me non è più qui”. Inizia così la dedica straziante del 19enne che viaggiava a bordo dell’auto di Giuseppe Croce, il 20enne morto stamane in un incidente verificatosi lungo la circumvallazione esterna, all’altezza di Tufano, tra i comuni di Arzano e Melito.

Melito, la tragedia di Peppe Croce

Giuseppe e l’amico avevano trascorso la serata insieme al Ciottolo, noto locale di Napoli. Poi, avevano deciso di rientrare in provincia. Forse dovevano incontrarsi con alcuni amici.

Si erano, dunque, messi subito in macchina e in pochi minuti avevano raggiunto la circumvallazione esterna, dove qui purtroppo Giuseppe ha perso la vita. Appena tre giorni fa, il 20enne aveva pubblicato su Instagram una foto che lo ritraeva con l’auto dei suoi sogni, il Suv. La stessa auto che stamattina lo ha ucciso, dopo essersi ribaltata su se stessa. 

Per ragioni da accertare, Giuseppe avrebbe perso il controllo del Suv dopo aver toccato il bordo esterno della carreggiata. La vettura ha invaso la corsia opposta e si è capovolta finendo la sua corsa nei pressi di Tufano. Giuseppe è sbalzato fuori dall’auto ad alcuni metri di stanza ed è deceduto sul  colpo.

Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso e correre al Cardarelli per soccorrere l’altra vittima. Poco dopo sono sopraggiunti i carabinieri della locale Compagnia, che hanno effettuato i rilievi per conoscere la dinamica dell’incidente.

L’amico che era con lui, 19 anni, è stato ricoverato all’ospedale con diversi traumi. Soltanto due ore fa, il giovane ha scritto un messaggio all’amico morto tragicamente. Messaggio che ha pubblicato su Instagram: “Ti porterò sempre nel mio cuore, non so nemmeno io come faccio ad essere ancora qui, ma senza di te una parte di me non è più qui. Ti amo fratello mio, sarai sempre nei miei pensieri e nel mio cuore. Fai buon viaggio, sei l’angelo più bello del paradiso e ti scrivo queste parole con le lacrime agli occhi”. 

 

 

 

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