Melito, uccise l’ex moglie Norina: ergastolo per il pentito Tamburrino

È stato confermato l’ergastolo per Salvatore Tamburrino, il vivandiere del boss Marco Di Lauro, accusato dell’omicidio dell’ex moglie Norina Matuozzo, avvenuto due anni fa a Melito di Napoli. 

Melito, uccise l’ex moglie Norina: ergastolo per il pentito Tamburino

La prima sezione della Corte d’Assise di Appello di Napoli ha confermato il massimo della pena inflitta al collaboratore di giustizia in primo grado. 

La collaborazione con la giustizia non gli è valsa nessuno sconto di pena. I giudici non hanno accolto la richiesta della procura generale che aveva chiesto l’attenuazione della pena inflitta in primo grado. Il sostituto procuratore generale Raffaele Marino aveva chiesto la condanna a trent’anni di carcere.

L’omicidio 

Era il 2 marzo 2019 quando Tamburrino freddò l’ex moglie con tre colpi di pistola all’intento dell’appartamento dei genitori della vittima, a Melito. 

L’uomo confessò immediatamente il delitto e fornì agli investigatori elementi utili a permettere la cattura di Marco Di Lauro, latitante da 14 anni, che avvenne nel giro di poche ore. 

Il giorno dopo l’arresto di entrambi, Tamburrino venne condannato in primo grado all’ergastolo nonostante anche il rito abbreviato che prevederebbe lo sconto di un terzo della pena finale. Poi, ieri, la conferma in Corte d’Assise d’Appello.

Il commento della sorella di Norina

La sorella di Norina, Elda, ha così commentato la decisione dei giudici della Corte d’Assise di Appello di confermare la pena a Tamburino: “Quando è stata letta la sentenza, ho rivolto lo sguardo verso la foto di mia sorella e le ho detto: hanno dato il giusto valore alla tua perdita, valevi tanto come persona e anche lo Stato te lo ha riconosciuto – sono state le parole della sorella di Norina Matuozzo -. Abbiamo trovato una corte giusta perché questo è stato un processo per un femminicidio dove non era giusto che l’imputato facesse valere il suo stato di collaboratore. È stata dura, ci siamo battuti molto per evitarlo. Ma la vittoria di oggi diventerà a 360 gradi quando tutti i femminicidi saranno puniti con il massimo della pena”, ha concluso la donna.

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