Meloni arriva a Bagnoli. La Presidente del Consiglio ha raggiunto stamattina l’Auditorium del Parco per apporre la sua firma al protocollo d’intesa con il commissario straordinario di Governo Gaetano Manfredi per la “realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio”.
Meloni a Bagnoli, Manfredi: “Progetti pronti per restituire un pezzo di città”
L’obiettivo principale è quello di attuare interventi cruciali per il territorio nel minore tempo possibile, offrendo alla comunità una trasformazione sostenibile e attenta alle esigenze della cittadinanza.
“Già si sta lavorando sull’approfondimento sulla colmata per valutarne la rimozione parziale così da accelerare gli interventi e garantire un minore impatto ambientale, come ci è stato chiesto dalla commissione di valutazione ambientale nazionale, e per realizzare un grande spazio a mare” ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, in merito al destino della colmata a mare, per la quale si prospetta una rimozione solo parziale anziché totale, come era stato inizialmente previsto.
Se si optasse per una rimozione parziale, le risorse risparmiate verranno comunque destinate ad altre opere per il recupero dell’area ex Italsider.
“Penso che questa sia la volta buona – ha spiegato Manfredi oggi a margine di una conferenza stampa – perché abbiamo applicato un metodo per poter realizzare quello che tutti ci aspettiamo. In primo luogo abbiamo i progetti, perché senza progetti non si possono realizzare delle opere così complesse, abbiamo un percorso autorizzativo che è complicato dal punto di vista ambientale, con la valutazione di impatto ambientale a livello nazionale, in alcuni casi concluso in altri avviato e in fase di conclusione, abbiamo la copertura finanziaria di tutte le opere, che ci consente di poter fare anche le altre gare che sono ancora in corso, che senza copertura non sarebbero potute partire”.
Meloni: “Mettiamo la faccia su problema annoso”
Poi Meloni prende la parola: “Stamattina accade qualcosa di importante a Napoli e per il Sud. Quando la storia dell’Italsider è finita avrebbe dovuto aprirsi un’epoca nuova, che doveva restituire alla città un’area vasta e dalle straordinarie potenzialità. Non è stato fatto. Non ci sono stati risultati. Oggi ci sono manifestanti che protestano, penso siano centri sociali, ma voglio dire ai cittadini che parlano di passerelle che li capisco, ma le cose possono cambiare. Bagnoli Futura è fallita dieci anni fa, è cambiata la governance, ma comunque il commissariamento non ha funzionato perché mancavano le risorse. Ora ci sono. Sui due miliardi necessari era stata appostata la cifra di 489 milioni. Noi abbiamo attinto ai fondi nazionali (e sottolinea nazionali con la voce, ndr) di sviluppo e coesione. Abbiamo deciso di mettere la faccia su un problema annoso. Proviamo a farlo come abbiamo fatto anche in altri posti. Mio impegno personale che possa accadere anche qui. Le istituzioni a Bagnoli si assumono l’impegno di rispettare quello che si annuncia”. Il Presidente del Consiglio ha poi ringraziato Manfredi per il “bel lavoro di squadra. È il progetto di riqualificazione urbana più imponente d’Europa. Un complesso di interventi realizzati entro 2031 con un indotto di 10 mila lavoratori”.
Il saluto di De Luca a Meloni
Dopo Caivano e la ruvida accoglienza di Giorgia Meloni da parte di Vincenzo De Luca (“Sono quella str…a della Meloni”), questa volta il governatore cambia tono: “Sono il civile De Luca e le rinnovo il mio benvenuto”. E lei risponde: “Grazie presidente”.
La protesta
Stamattina, poco prima dell’arrivo di Giorgia Meloni, un gruppo di manifestanti è stato fermato dal cordone di sicurezza delle forze dell’ordine, in assetto antisommossa, in prossimità dell’auditorium dove si sta svolgendo la cerimonia con la premier Meloni. Esponendo lo slogan “Prima Renzi poi Meloni, nessuna passerella sui nostri territori”, i partecipanti al corteo hanno chiesto invano di poter consegnare un documento alle autorità presenti. Si sono registrate tensioni e urla da parte dei manifestanti contro le forze dell’ordine, ma non c’è stato contatto fisico.