La meningite è una malattia infettiva che provoca un’infiammazione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale (le meningi). Può essere di natuta virale, batterica o fungina. Quella virale, detta anche meningite asettica, è la forma più comune; di solito non ha conseguenze gravi e si risolve nell’arco di 7-10 giorni.La forma batterica, invece, è più rara ma estremamente più seria e può avere conseguenze letali. La meningite di origine fungina si manifesta soprattutto in persone con deficit della risposta immunitaria e può rappresentare un pericolo per la vita.
Come si trasmette? La malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla. Perché il contagio avvenga è comunque necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta o in ambienti molto affollati, infatti la propagazione dell’agente patogeno generalmente non supera il raggio di due metri dalla fonte. Tuttavia l’essere esposti a uno di questi patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia: Per molti agenti patogeni (come meningococco pneumococco e emofilo), infatti, è frequente lo stato di portatore, cioò di individuo sano, nel cui faringe risiedono questi batteri, senza alcuna sintomatologia o malattia.
I sintomi. I primi sintomi possono essere aspecifici: sonnolenza, cefalea, inappetenza. In genere, però, dopo 2-3 giorni i sintomi peggiorano, compaiono nausea e vomito, febbre, pallore, fotosensibilità (fastidio della luce); tipiche la rigidità della nuca e quella all’estensione della gamba. Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti, mentre può esserci un pianto continuo, irritabilità e sonnolenza al di sopra della norma, e scarso appetito. A volte si nota l’ingrossamento della testa, soprattutto nei punti non ancora saldati completamente (le fontanelle), che può essere palpato facilmente. La meningite e la sepsi meningococca si possono anche presentare con forme fulminanti con il peggioramento delle condizioni in poche ore.
La cura. Il trattamento deve essere tempestivo. La meningite batterica viene trattata con antibiotici; la cura è più efficace se il ceppo agente dell’infezione viene caratterizzato e identificato. Nel caso di meningiti virali, non c’è cura antibiotica, ma la malattia è meno grave e i sintomi si risolvono di solito nel corso di una settimana, senza necessità di alcuna terapia specifica.
Fonte: salute.gov.it