Messina Denaro, trovato covo: rinvenuti oggetti di lusso, così viveva il boss

Sembra un appartamento come un altro, insospettabile, quello in via Cb 31, a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani. Solo se lo sguardo si sofferma all’apparenza. In realtà l’abitazione, collocata in pieno centro, è stata a lungo il covo di Matteo Messina Denaro, al cui interno potrebbero esserci l’agenda rossa di Paolo Borsellino, documenti top secret e risposte alle stragi di via D’Amelio e Capaci, di cui “Iddu” fu in entrambi casi mandante.

Messina Denaro, trovato covo: rinvenuti oggetti di lusso, così viveva il boss

A ventiquattr’ore dall’arresto di Denaro, avvenuto in una clinica di Palermo, presso cui era in cura da un anno perché affetto di tumore al colon, i Carabinieri del Ros hanno trovato il nascondiglio del boss. La perquisizione è andata avanti per tutta la notte, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido che da anni indaga sull’ex latitante di Cosa nostra. L’edificio è stato setacciato palmo a palmo, fino a quando non è stato individuato.

E cosa c’era al suo interno? Profumi di lusso, abiti firmati e arredamento raffinato. Denaro non ha mai rinunciato al lusso, rendendo la sua latitanza un piacevole soggiorno. Tra gli oggetti preziosi, anche orologi come il Jack Miller da 35mila euro che aveva al polso quando è stato arrestato. Denaro ha vissuto in un appartamento normale, come un cittadino comune e alla luce del sole, senza mai doversi nascondere come altri boss della sua stessa caratura. Come Michele Zagaria che fu stanato in un bunker costruito all’interno di una villetta a Casapesenna, in provincia di Caserta.

Da sempre Campobello di Mazara è stato il suo feudo, non a caso il fiancheggiatore che è stato arrestato, Giovanni Luppino, autista e agricoltore incensurato, risiede nel piccolo comune trapanese. E forse è anche grazie a questo che Iddu ha vissuto, ha potuto muoversi e farsi curare, liberamente, senza doversi ecclissare e fare delle tenebre la sua unica porta d’acceso al mondo reale.

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