Messina. Il corpo di Viviana Parisi è stato ritrovato, purtroppo, senza vita. La tragica scoperta, nel primo pomeriggio di ieri in un bosco non molto lontano da luogo dell’incidente di qualche giorno fa. Sarebbe stato il marito a riconoscere i vestiti della donna e la sua fede nuziale. La 43enne aveva il volto sfigurato. Il corpo è stato ritrovato con addosso un paio di pantaloncini di jeans, scarpe da ginnastica bianche e una maglietta grigia, ed era in avanzato stato di decomposizione, anche a causa delle condizioni meteo degli ultimi giorni. La donna è stata rinvenuta a carponi in un boschetto a circa mezzo chilometro dal punto dell’autostrada in cui si sarebbe allontanata dopo l’incidente.
Gioele, 4 anni, non si trova.
Non c’era traccia, invece, del piccolo Giole. Nessuna delle persone sentite a verbale racconta di averla vista con il piccolo quando, lunedì scorso, ha urtato un furgone sull’autostrada ed è stata vista allontanarsi a piedi dalla sua Opel Corsa. O meglio: la coppia che si è fermata a chiamare i soccorsi riferisce di aver saputo da due sconosciuti di passaggio (che si sono fermati pochi istanti) che con quella donna c’era anche un bambino, ma quelle persone non si sa chi siano né se il loro ricordo è nitido. Quindi la prima domanda è: Gioele era con lei al momento dell’incidente?
Soccorritori e investigatori stanno setacciando i boschi ma del piccolo Gioele non c’è alcuna traccia Le ricerche sono riprese con un massiccio impegno di uomini, mezzi e cani molecolari.
L’area divisa per reticoli è di oltre 300 ettari. Le esplorazioni si svilupperanno a partire dal punto in cui è stato ritrovato il cadavere. In linea d’aria è a meno di un chilometro dalla galleria Pizzo Turda nel quale Viviana ha avuto il lieve incidente con il furgone degli impiegati di una ditta di manutenzione. Secondo la ricostruzione degli operai, che si sono subito fermati per deviare il traffico, la donna avrebbe proseguito per un tratto e poi sarebbe scomparsa.
Che fine ha fatto Gioele
La speranza è che per ragioni comunque difficili da comprendere lo abbia affidato a qualcuno, magari un parente, o un amico. Il timore, quella che viene definita l’ipotesi più terrificante, è che lo abbia ucciso. Per poi, sconvolta, restare coinvolta in un incidente e magari suicidarsi nel bosco: il corpo infatti è stato trovato sotto a un pilone dell’elettricità, posto sotto sequestro, dal quale Viviana potrebbe essersi lanciata nel vuoto. “Tutte e ipotesi sono possibili: l’incidente, un contro sfortunato, anche un atto estremo”, ha chiosato con i giornalisti Angelo Cavallo, il procuratore capo di Palermo che indaga su questo terribile mistero. Viviana era depressa da tempo, il lockdown aveva acuito il tutto.