Miano, 16enne accoltellato a scuola: aggredito per aver difeso la sorellina dopo lite per un ragazzo conteso

Prima la discussione con un ragazzo dopo aver difeso la sorellina, poi le minacce la sera prima dell’aggressione. A ricostruire come sono andate le cose è la mamma del 16enne di Miano, accoltellato all’interno di una scuola da un suo coetaneo, in un’intervista al Mattino. 

Miano, 16enne accoltellato a scuola

La vittima – che tra pochi giorni compirà 17 anni – si trovava nel corridoio, al terzo piano dell’edificio scolastico, nei pressi della sua classe quando, improvvisamente, è stato aggredito alle spalle da un coetaneo, che lo ha affrontato con un coltello. A trovarlo, in una pozza di sangue, alcuni professori e compagni, attirati dalle urla del giovane. Subito sono stati allertati i soccorsi: i sanitari del 118 hanno trasportato il ragazzo al Cardarelli di Napoli, dove è attualmente ricoverato. Per fortuna non è in pericolo di vita.

Il movente

A ricostruire il possibile movente dell’accoltellamento è la mamma della vittima. Secondo la donna, il figlio aveva avuto una discussione, lunedì sera, con un ragazzo per difendere la sorella 13enne, accusata di aver dato fastidio sui social a un ragazzino fidanzato. La lite si sarebbe poi risolta, come scrive Il Mattino, con qualche spintone tra i due 16enni, ovvero suo figlio e il coetaneo, quest’ultimo legato al ragazzino a cui la sorellina della vittima aveva scritto. “Quella sera a mio figlio è stato detto con chiarezza di non andare a scuola il giorno dopo, perché sarebbe stato accoltellato”, spiega la mamma al quotidiano napoletano, che sottolinea di non essere mai stata a conoscenza della minaccia. “Sono scioccata per l’accaduto ma non voglio vendetta e reputo i genitori dell’aggressore persone perbene che non hanno alcuna colpa”, aggiunge la mamma del 16enne ferito che lancia anche un appello, in cui chiede maggiore sicurezza nelle scuole.

L’arresto

Grazie alle indagini lampo, eseguite dalla Polizia, è stato arrestato l’aggressore 17enne. Interrogato dalla pm Emilia Galante Sorrentino, il ragazzino ha confessato tutto. Al momento è rinchiuso nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei in attesa della convalida dell’arresto.

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