Una provocazione che ha generato allarme in Giappone, al punto da invitare la gente a nascondersi nei rifugi. La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico che ha sorvolato Tokyo, per poi affondare a 4500 chilometri di distanza dal punto di lancio fino a schiantarsi nell’Oceano Pacifico. Per scongiurare eventuali pericoli, Tokyo ha emesso un avviso chiedendo ad alcuni residenti di due regioni settentrionali del Paese di evacuare.
Corea del Nord lancia un missile verso il Giappone
A dare notizia di quello che sarebbe un test balistico sono stati i vertici militari sudcoreani: lo Stato maggiore ha riferito che i nordcoreani hanno lanciato un missile a medio raggio (Irbm), che ha sorvolato la parte orientale dell’arcipelago giapponese a un’altezza di 970 metri dal suolo. Il capo del Governo, Fumio Kishida, ha parlato di “comportamento violento”. Mentre l’arma sorvolava i cieli nipponici, nel nord del Paese i trasporti sono stati interrotti e i programmi televisivi sospesi. In buona parte del Paese (compresa la capitale Tokyo) è scattata l’allerta per la popolazione: sono risuonate le sirene di allarme in diverse città. La notizia ha fatto presto il giro delle cancellerie mondiali, suscitando la dura reazione di Stati Uniti e Corea del Sud.
Le reazioni
Gli Stati Uniti “condannano fermamente la sconsiderata e pericolosa decisione della Corea del Nord“, si legge in una nota del portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. Il consigliere Jack Sullivan ha parlato con i suoi colleghi di Seul e Tokyo per adottare una decisione comune “sulle risposte internazionali adeguate e robuste” da dare alla nuova provocazione di Pyongyang. Sullivan ha poi ribadito “il fermo impegno degli Stati Uniti per la difesa del Giappone e della Repubblica di Corea: gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi per limitare la capacità della Nordcorea di portare avanti i suoi programmi vietati di missili balistici e armi di distruzione di massa, anche con gli alleati e i partner delle Nazioni Unite”.