Modena, cadavere dentro valigia: fermati tre minori per l’omicidio di Leo

Ventenne ucciso e “sistemato” in una valigia. Tre minorenni sono stati fermati, due a Prato e uno a Modena, per l’omicidio di Leo, il ragazzo assassinato in un appartamento di Piazza Dante, nel centro della città emiliana, sabato pomeriggio. Mentre le ricerche continuano per catturare gli altri due che potrebbero aver partecipato al delitto, filtra come movente la sfera sessuale. Uno dei minorenni aveva una relazione con la vittima, e il movente starebbe nella fine del rapporto.

Secondo gli investigatori, infatti, il ventenne cinese, lasciato dal fidanzato minorenne, avrebbe minacciato di rivelare pubblicamente la sua omosessualità, e per questo sarebbe stato ucciso. Il procuratore capo di Modena, Lucia Musti, ha confermato che cadavere “è stato riposto ancora caldo, maneggevole, dentro una valigia subito dopo il fatto e lì rinvenuto dalla madre”.

Il ragazzo “potrebbe essere stato soffocato: non sono state usate armi da taglio o da sparo”. Il pm ha quindi sottolineato che “indaghiamo per omicidio pluriaggravato. Tre minorenni sono stati fermati, due a Prato e una Modena. Altre due persone, non sappiamo se minorenni o maggiorenni, sono ricercate”.

La macabra scoperta è stata fatta in casa dalla madre, anche lei cinese, e dal suo compagno, un avvocato penalista modenese, dopo che due amici del giovane si erano allontanati dall’abitazione. Il giovane Hu, soprannominato Leo, sabato pomeriggio aveva ricevuto la visita di alcuni amici nella sua stanza. La madre del ragazzo è entrato e ha trovato la camera disordinata e i vestiti che erano dove non avrebbero dovuto essere. Poi la macabra scoperta del corpo di Leo all’interno del borsone. Non è chiaro come sia morto, forse soffocato o per un colpo alla testa.

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