Fabrizio De André nato Genova, 18 febbraio 1940 e morto a Milano, 11 gennaio 1999 è stato un cantautore italiano. Sposato due volte prima con Enrica Rignon da cui ha avuto il figlio Cristiano e poi con la più nota Dori Ghezzi da cui ha avuto la figlia Luisa Vittoria.
La prima moglie di Fabrizio De André Enrica Rignon
Enrica Rignon, detta “Puny”, è stata dunque la prima moglie di Fabrizio De André. Più grande dell’artista di quasi sette anni e appartenente a una famiglia borghese di Genova, Puny incontra Faber nel 1961: dopo pochi mesi resta incinta e si sposano. Nel 1962 nasce il figlio Cristiano. Proprio Cristiano De André durante il Festival di Sanremo 2014 ha condiviso con il pubblico un ricordo legato ai suoi genitori, prima di esibirsi sulle note di “Verranno a chiederti del nostro amore”: “Ricordo quando mio padre la scrisse in una notte del 1972… verso le 5 del mattino svegliò mia madre, io mi svegliai di conseguenza, guardando dalla spioncino della porta lui gliela stava dedicando e ho visto lei commuoversi”, aveva detto sul palco del teatro Ariston.
L’incontro con Dori Ghezzi
Nel 1975 conobbe Dori Ghezzi. Si era da poco separato dalla prima moglie Enrica e la passione tra i due fu una scintilla, poi un fuoco che non si spense mai. Nel 1977 arrivò una bambina, Luisa Vittoria detta Luvì, che oggi lavora come musicista. Luvi è sposata con un musicista e ha un figlio di tre anni di nome Demetrio. I due si sono sposati nel 1989 dopo aver vissuto insieme la disavventura del rapimento da parte dell’Anonima sequestri nel 1979.
Chi è Dori Ghezzi
Di Dori Ghezzi si ricorda l’attività da solista negli anni Ottanta: con il brano Margherita non lo sa conquistò la terza posizione al Festival di Sanremo 1983. Ma oggi come vive Dori Ghezzi? Classe 1946 (alta 170 centimetri e un fisico molto ben portato) da tempo si è ritirata dalle scene musicali avendo smesso di cantare nel 1990 a causa di un serio problema alle corde vocali. Attualmente gestisce il patrimonio artistico del marito, scomparso nel 1999, occupandosi della Fondazione De André. Dopo la morte del suo Faber non ha avuto altri uomini. “Non riesco più a provare interesse. Non è così semplice ricominciare, è più facile per una ragazza vergine che per una donna che ha avuto un amore così grande. Mi sono tolta qualcosa, a non cercare altro? Me lo chiedo a volte, forse dovrei domandarlo a un professionista ma ormai è tardi. E soprattutto per me non è un tormento, sono fatalista”, ha raccontato in una recente intervista.
Il ricordo di Fabrizio
Per me quella con Fabrizio è una convivenza ancora quotidiana e mi rincuora molto, mi aiuta molto”, dice all’Agi. Un legame sempre presente, mai svanito e ricco: “È sempre molto bello e piacevole occuparsi di lui e continuare questa storia e non vederla come nostalgica e passata. Anzi, guardando un po’ avanti”. Dori però non ritiene di essere la sola ad avere Faber nel cuore, ad aver vissuto al suo fianco, anche se in modi diversi: “Appartiene a tutti: ognuno ha il suo Fabrizio”, dichiara infatti a Repubblica. A vent’anni dalla morte dell’amore della sua vita, Dori Ghezzi è sicura che Fabrizio De Andrè abbia in qualche modo precorso i tempi, previsto quello che sarebbe successo. Per questo invita chiunque ad ascoltare con attenzione le sue canzoni, a carpire quella verità rimasta a lungo nascosta. “Sono convinta che il suo linguaggio sia universale, che travalichi il tempo affrontando tematiche sempre molto attuali”, sottolinea all’Agi.
De Andrè Considerato da gran parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, è conosciuto anche con l’appellativo di Faber che gli dette l’amico Paolo Villaggio, con riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell, oltre che per l’assonanza con il suo nome.