Luigi Magrino è stato ucciso nella giornata di ieri, lunedì 28 aprile, a Mondragone, in provincia di Caserta, nei pressi di una stazione di servizio lungo la statale Domiziana, proprio accanto al mobilificio di proprietà di Giancarlo Pagliaro, 67 anni, imprenditore e titolare del mobilificio deluxe “Franchino Home Design”. L’uomo, fermato dai carabinieri, è ora accusato di omicidio.
Mondragone, imprenditore arrestato per l’omicidio di Luigi Magrino: “Ha minacciato i miei figli e ho sparato”
La vittima, 41 anni, un volto noto alle forze dell’ordine con precedenti per truffa ed estorsione. I due si sarebbero incontrati per chiarire vecchi dissapori. Secondo la versione fornita da Pagliaro durante l’interrogatorio, Magrino sarebbe arrivato armato e avrebbe tentato di estorcergli denaro, arrivando a minacciare i figli dell’imprenditore. A quel punto, sostenendo di aver temuto per la propria incolumità, Pagliaro avrebbe reagito aprendo il fuoco, colpendo Magrino al collo.
Tuttavia, un testimone oculare – un carabiniere fuori servizio presente in un bar vicino – ha riferito di aver visto Pagliaro infierire sulla vittima già a terra, colpendola ripetutamente al capo con il calcio dell’arma. L’intervento del militare ha permesso di bloccare l’uomo, che appariva in stato di alterazione, prima dell’arrivo dei colleghi del Reparto Territoriale di Mondragone. L’arma utilizzata non è ancora stata ritrovata, ma sul luogo del delitto è stato recuperato un caricatore.

Le indagini
Pagliaro ha ammesso di aver sparato e si è detto disposto a fornire ulteriori dettagli sulle circostanze che lo hanno portato al gesto. La Procura di Santa Maria Capua Vetere, con il sostituto procuratore Stefania Pontillo, ha chiesto la convalida dell’arresto, attesa per domani davanti al giudice per le indagini preliminari.
Nel frattempo, proseguono gli accertamenti anche sulla figura della vittima. Sta suscitando scalpore il profilo Facebook di Magrino, dove comparivano come immagini principali le foto di due figure simbolo della criminalità organizzata: il boss dei Casalesi Michele Zagaria e Massimo Carminati, ex Nar e figura chiave nel processo “Mafia Capitale”.