E’ ancora sotto choc la città di Mondragone per la morte di Ferdinando Longobardi, 29 anni. Il giovane è stato ucciso nella notte di ieri nel rione San Nicola, attirato probabilmente giù al palazzo con una trappola.
Ferdinando Longobardi ucciso a Mondragone sotto casa
Forse è stato un amico a citofonarlo, o comunque qualcuno di cui si fidava. Nando scende, esce allo scoperto. Quando capisce cosa sta succedendo, prova a riguadagnare di nuovo il portone del palazzo e a mettersi al riparo. Ma è tardi. Almeno tre i proiettili esplosi contro di lui. Due lo raggiungono al petto e saranno fatali. I killer sparano a distanza ravvicinata. Così lo hanno trovato, ormai esanime sull’asfalto, i carabinieri quando sono arrivati sul posto, poco prima delle dieci di sera.
I precedenti
Le prime indagini si concentrano sul mondo della droga e della criminalità organizzata. Ferdinando Longobardi era il nipote di Francesco Taglialatela, elemento di spicco del clan Pagliuca. Dopo la disgregazione del clan storico egemone sul litorale Domitio, il clan La Torre, la città è in mano a diversi gruppi criminali che si contendono il mercato delle attività illecite. Longobardi era stato scarcerato da poco dopo una condanna a 12 anni di carcere. Non è stata scartata neppure una vendetta tra clan per recenti pentimenti che hanno decapitato diverse famiglie camorristiche della zona.
Il presagio
Sembra un presagio sinistro la foto scattata solo dieci giorni fa e apparsa sul profilo Facebook di Nando. Il giovane aveva postato il 23 agosto scorso una foto che lo ritraeva abbracciato a una bara. Qualche amico ci aveva scherzato su e oggi invece, dopo l’agguato in cui è rimasto vittima nella notte, un amico ha commentato “Meno male ke si dice di buon auspicio non potevi bruciarla ? Che tu possa riposare in pace e darne tanta a quella santa donna di tua madre”.