Tra i simboli della mobilità green, i monopattini elettrici hanno cambiato negli ultimi anni l’aspetto dei nostri centri urbani. Decine di migliaia di persone – giovani e non – che avevano abdicato all’auto e ai mezzi pubblici in tempi di inflazione galoppante e crisi economica per spostarsi da un quartiere all’altro con una semplice pedana a due ruote dal costo irrisorio. Una rivoluzione che però ha avuto i suoi effetti collaterali: incidenti, contenziosi giudiziari, polemiche su media e social. Da ieri è arrivata la stretta definitiva.
Monopattini addio? Scattano obbligo di assicurazione e di casco
Non c’è ancora nulla di ufficiale: per diventare legge, le nuove norme previste dalla bozza licenziata dal Consiglio dei Ministri, sarà necessaria l’approvazione in Parlamento. Salvo, però, ribaltoni parlamentari o emendamenti di rilievo, il giro di vite sui monopattini appare inevitabile.
Le novità sono principalmente tre: chi usa il monopattino dovrà indossare un casco omologato, usare una targa identificativa del mezzo di trasporto e sottoscrivere una polizza assicurativa in caso di sinistro. Nulla di diverso rispetto a un ciclomotore.
Cambia anche l’uso dei monopattini in “sharing” di cui sono pieni i centri urbani delle nostre città. Infatti non potranno funzionare al di fuori delle aree consentite (per lo più centri storici). Saranno per questo dotate di dispositivi che ne disattivano automaticamente il funzionamento quando usciranno dalla zona autorizzata.
Frecce e luci
Obbligatorie anche le luci e le frecce direzionali. Introdotte pene severe per chi guida il monopattino contromano o in zone extraurbane. Sarà dunque contrastato l’uso indiscriminato del mezzo a due ruote su autostrada o superstrada, come spesso documentato anche da numerosi video sui social.
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