Esanime, nella vasca da bagno. Con una mano nera, la stessa che probabilmente stringeva lo smartphone. E’ la scena raccapricciante che si è presentata davanti agli occhi dei genitori di Maria Antonietta Cutillo, quando hanno ritrovato la 16enne senza vita, folgorata da una scarica elettrica.
16enne morta folgorata col telefono: le ipotesi
La tragedia è avvenuta martedì sera, alle 19 e 30. Maria Antonietta, figlia unica, è sola in casa. Sta facendo il bagno. Contemporaneamente parla al telefono in videochiamata con un’amica, Fabiana. Il cellulare è sotto carica; poi succede qualcosa, lo smartphone le scivola dalle mani e innesca un corto circuito. La 16enne urla, l’amica ha il tempo di vederla urlare prima che la linea telefonica si interrompa del tutto.
E sarà proprio Fabiana che, sentendo l’urlo, lancerà l’allarme. Quando però i genitori giungono a casa, per Maria Antonietta non ci sarà più niente da fare. Inutile l’intervento di un’ambulanza del 118. La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale Moscati di Avellino per l’autopsia. Il corpo della 16enne presenta una mano nera, bruciata. Ed è quella che ha permesso di formulare le prime ipotesi.
Il ricordo dell’amica
Fabiana ha dedicato ieri un videoricordo a Maria Antonietta: «Sei volata in cielo amore mio, sei andata via urlando il mio nome durante una videochiamata. Quella scena non la dimenticherò mai e poi mai – scrive – L’ultima chiamata, l’ultima risata insieme, l’ultima scemenza insieme è stata oggi piccola mia e mentre parlavi con me è successo ciò. Ho la tua voce che mi rimbomba in testa mentre urlavi il mio nome, ho la scena davanti agli occhi, ho i tuoi occhioni verdi davanti, ho la tua risata in mente». E continua: «Era un’amica spettacolare, ora il banco accanto a me sarà vuoto e chiunque si metterà non sarà mai e poi mai te. Mi manchi cuore mio, ti ho davanti ai miei occhi fissa».
Le ipotesi
Sulla tragedia indagano i carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano. Due le ipotesi: l’apparecchio che la 16enne stringeva tra le mani, attaccato al caricabatterie collegato alla presa elettrica, potrebbe essere scivolato finendo nell’acqua della vasca e innescando un cortocircuito.
Ma ci sono altre ipotesi: quella che Antonietta abbia toccato con la mano la presa elettrica cui era attaccato il caricabatterie nel tentativo di recuperare il cellulare, circostanza che spiegherebbe le ustioni, oppure che la 16enne abbia usato un phon per asciugare il telefono che sembra impugnasse ancora quando sono arrivati i soccorsi.
Lutto a scuola
La notizia ha sconvolto tutti i ragazzi e gli inseganti dell’Istituto alberghiero «Manlio Rossi Doria» di Avellino. Poi si sono raccolti in silenzio davanti alla scuola. Per commemorarla, gli amici di classe hanno deposto un corona di orchidee e gigli sul banco dove abitualmente la 16enne sedeva.